Il caso Lifeline - la nave dell'ong tedesca che in mattinata ha ricevuto l'ok all'attracco da parte di Malta dopo aver passato giorni in alto mare - scuote il governo guidato da Angela Merkel.

Allo scontro le anime dell'esecutivo, quella conservatrice del Csu, quella centrista della Cdu (il partito della cancelliera) e quella socialdemocratica dell'Spd, dopo la presa di posizione del ministro dell'Interno Horst Seehofer, che aveva espresso l'internzione di non accordarsi con gli altri cinque Paesi europei (Malta, Italia, Spagna, Portogallo e Francia) sulla ripartizione dei 234 migranti ancora a bordo dell'imbarcazione.

Una presa di posizione che, oltre a creare una nuova frattura tra alcuni dei Paesi più influenti dell'Ue, sta mettendo a rischio il fragile accordo tra i partiti del governo di Berlino.

Mentre Merkel ha convocato per stasera nella sede della cancelleria un incontro tra i massimi esponenti dei partiti della coalizione al potere, Andrea Nahles, leader e capogruppo del partito socialdemocratico, nelle ultime ore non ha escluso la possibilità di nuove elezioni.

A chi gli chiedeva se il suo partito stesse preparando a elezioni parlamentari anticipate, Nahles ha dichiarato: "Questo non lo so ancora, ora aspettiamo".

Venerdì il settimanale "Der Spiegel" aveva riferito di discussioni interne già avviate al quartier generale Spd sulla possibilità di un ritorno alle urne, sulla conseguente organizzazione di una campagna elettorale e su un'eventuale data del voto.

(Unioneonline/F)

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