Nonostante oggi non nevichi, nel Nuorese la situazione delle strade resta difficile soprattutto a causa dei cumuli di neve caduti nei giorni scorsi.

Stasera, in via precauzionale, è stata nuovamente chiusa la statale 389, la Nuoro-Lanusei; era stata provvisoriamente riaperta nel pomeriggio con senso unico alternato.

La decisione è stata presa per favorire la circolazione dei mezzi di soccorso.

L'attività di pulizia neve è ancora in corso.

Chiude invece a Nuoro la galleria di Mughina, riaperta eccezionalmente tre giorni fa per l'emergenza neve.

C'è un'altra emergenza: la diga di Maccheronis, a Torpé, rischia di esondare a causa della neve caduta nei giorni scorsi. Per questo 35 persone nella parte basta del paese sono state evacuate precauzionalmente.

Dopo le copiose nevicate di questi giorni Fonni è praticamente sommersa di neve. Nel paese si gira a piedi, grazie ai tantissimi volontari che hanno aperto varchi pedonali nei vicoli con le pale. Per le strade ci si avventura solo a bordo di ruspe o con mezzi fuoristrada 4x4. Sono ancora tanti i pastori rimasti isolati e altri aspettano in comune un mezzo che li porti all'ovile per poter accudire il bestiame.

"E' il giorno dell'abbandono, della rabbia e dell'amarezza", ha scritto su Facebook la sindaca di Fonni Daniela Falconi, che ha avuto uno scontro con il capo della protezione civile Graziano Nudda. "Non so davvero cosa troveremo sotto la neve. Un disastro di sicuro. Molti capannoni sono già crollati sotto il peso della neve Qui in paese ci sono tantissimi disagi. Le vie sono praticamente tutte inaccessibili. Pare qualcuno da Cagliari abbia detto che dovevavamo arrangiarci".

"Domani arriveranno altri nostri mezzi per supportare la loro organizzazione e raggiungere gli ovili dove dare assistenza agli allevatori”, ha garantito il numero uno della Protezione civile..

La neve a Fonni: il paese è isolato
La neve a Fonni: il paese è isolato
La neve a Fonni: il paese è isolato

"Nel cuore dell'emergenza si è creato un equivoco comunicativo, ma l’obiettivo era, al contrario, quello di sollecitare una maggiore unità di intenti per garantire una diffusione più capillare della cultura di protezione civile che è cultura di sicurezza dei cittadini e che si basa sulla reciproca collaborazione", ha detto l'assessore regionale all'Ambiente Donatella Spano. "Mai come in questi momenti siamo infatti vicini a chi viene colpito da simili calamità, eccezionali per i danni e i disagi che arrecano. Sosteniamo il grande lavoro degli amministratori locali, dei volontari e di tutti coloro che sono coinvolti".

A Desulo le scuole resteranno chiuse sino a sabato, come ha annunciato il sindaco

Gigi Littarru.

La provinciale Tonara-Desulo è percorribile con le catene. Gli allevatori isolati in campagna sono stati raggiunti dal "gatto delle nevi" dei vigili del fuoco arrivati ieri con un intero convoglio di mezzi speciali da Cagliari.

Bloccati anche una cinquantina tra agenti e detenuti della colonia penale di Mamone sull'altipiano di Bitti dove non è potuto arrivare lo spazzaneve partito da Nuoro e dove i gruppi elettrogeni sono fuori uso.

I sindaci - alcuni hanno chiesto lo stato di calamità naturale - chiamano in causa la Regione, quel che resta delle Province, l'Anas e la Protezione civile che, da Cagliari, parla di tremila persone mobilitate per limitare i disagi.

Di fatto mezza Sardegna si è trovata impreparata davanti a precipitazioni nevose senza molti precedenti. Le previsioni meteo segnalano l'arrivo dello scirocco e temperature in salita, con precipitazioni nevose solo oltre i mille metri. Pioggia nel weekend.

Le situazioni più difficili in Barbagia e in Ogliastra, ma anche in Gallura e in alcuni centri del Goceano.

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