Il vino al centro del mondo: e dove altrimenti se non nell’ombelico del pianeta? Ovvero Sorgono, il centro del centro, per usare un’immagine molto cara a Sergio Frau, giornalista scrittore che identifica la misteriosa città di Atlantide con la Sardegna, cuore del mondo. E il paese dei 200 menhir, l’omphalos di quel centro. Sorgono torna ad essere capitale del vino, con la nuova edizione (l’ottava) di Wine and Sardinia, Concorso enologico da venerdì 21 a  domenica 23. Mentre a ottobre si svolgerà il tradizionale Salone dei vini della Sardegna: sabato 21, domenica 22 con la proclamazione delle aziende vincitrici e la consegna di premi e menzioni, e infine lunedì 23 con il fuori Salone: B2B per aziende e buyer.

LA TERRA. Mandrolisai, dunque, regione storica di vini eccellenti e culla di una manifestazione ogni anno più interessante e ambiziosa. In questo paesaggio fatato e arcaico, ricco di boschi e vigneti, nel cuore antico di una Sardegna disegnata dai profili morbidi delle colline, il vitigno Muristellu (Bovaleddu o Bavale sardo), emblema autoctono, crea con Cannonau e Monica la superba Doc Mondrolisai. L'unica Denominazione d’origine in Sardegna formata da un blend di tre vitigni. È il vino di una geologia incastonata tra le Barbagie di Ollolai e Belvì, l'Ogliastra e il Barigadu. Un lembo aspro ma tesoro di tradizioni, culla di artigiani e appassionati vignaioli. Sorgono, Atzara, Ortueri, Meana Sardo, Tonara e Desulo assieme a Samugheo sono i paesi chiamati da un’antica passione per la vigna. Qui, dove davvero il vitigno davanti al territorio fa un passo indietro. 

Sorgono, alcuni calici durante la degustazione dei vini in concorso (foto Wine and Sardinia)
Sorgono, alcuni calici durante la degustazione dei vini in concorso (foto Wine and Sardinia)
Sorgono, alcuni calici durante la degustazione dei vini in concorso (foto Wine and Sardinia)

L’EVENTO. Il concorso enologico è aperto a tutte le produzioni regionali ed è regolamentato dalle direttive ministeriali. Per l’iscrizione e l’invio dei campioni, ancora pochi giorni. Sabato 15 scadono i termini. «Il concorso si avvale di una giuria di estrazione nazionale e internazionale che valuta le eccellenze del comparto. La scelta di “palati” non avvezzi alle proprietà dei vini sardi conferisce originalità e trasparenza al concorso, gli eccellenti curricula di ciascun membro garantiscono l’autorevolezza delle valutazioni», spiegano gli organizzatori. Sette componenti ai tavoli delle valutazioni,  esperti del settore tra enologi e sommelier. A presiedere la giuria Olivier Huot, enologo e vignaiolo originario della Champagne. Commissari: i sommelier Marco Pozzali, Pierluigi Gorgoni, Valentino Tesi; e gli enologi Simone Setti, Luigi Sarno e Federico Zambon. Nel corso del Salone di ottobre è prevista la proclamazione dei vincitori del concorso. «Nella stessa occasione  Wine and Sardinia si sviluppa anche l’evento enogastronomico - Sa ‘innenna, episodio di spicco nella cornice della vendemmia popolare, momento di autentica condivisione e occasione di promozione integrata dell’offerta turistica».

SVILUPPO. «Il progetto nasce al centro geografico della Sardegna, sulle colline del Mandrolisai, rinomata zona di vini, caratterizzata da vigneti secolari e dalle magnifiche vallate inserite nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici. Wine and Sardinia vuole incentrare nella viticultura il fattore produttivo che può caratterizzare ancora di più l’identità di quest’Isola, mirando anche nel rilancio dell’economia interna con importanti ripercussioni in tutto il territorio regionale» si legge nel testo di presentazione dell’evento. «L’obiettivo che sta a cuore a chi da tanti anni porta avanti questo progetto è quello di creare un punto di convergenza tra il settore vitivinicolo e le nuove opportunità di sviluppo offerte dal turismo enogastronomico ed esperienziale, in modo da inserirsi nel solco della tradizione enologica sarda attivando percorsi innovativi mirati alla valorizzazione delle eccellenze e alla promozione integrata del territorio, offrendo visibilità nazionale e internazionale alle aziende e stimolando, anche attraverso momenti di confronto e formazione, il miglioramento degli standard qualitativi in tutti i settori coinvolti».

CONFRONTO. Il Salone dei vini sardi ad ottobre è un vero «punto di incontro tra domanda e offerta del mercato interno ed evento imprescindibile per chiunque desideri conoscere le produzioni enologiche sarde. il Salone – aggiungono gli organizzatori –  è progettato come luogo di interazione tra aziende vitivinicole, tecnici del settore, buyer, enoturisti. L’area è composta da una tensostruttura di 600 metri quadrati, all’interno della quale sono collocati gli stand dedicati all’esposizione dei vini, con un’area attrezzata per ciascuna cantina. Il luogo ideale per presentare e offrire il proprio prodotto in autonomia e con la giusta accuratezza, affiancati da personale sempre pronto a soddisfare le esigenze degli espositori. La conformazione degli spazi si articola in modo da offrire visibilità a aziende, sponsor e collaboratori». All’ AIS Sardegna infine la cura delle degustazioni guidate e approfondimenti dedicati a un pubblico di semplici appassionati e di esperti. Nel corso della manifestazioni saranno presenti anche alcune delle «più intraprendenti realtà artigiane del territorio che, in qualità di sponsor tecnici, elevano il livello qualitativo dell’evento».

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