Non più maggio, ma novembre: Ryanair rinvia il pensionamento delle carte d’imbarco cartacee. Tra otto mesi sarà tutto digitale: «I passeggeri non dovranno più scaricare e stampare una carta d’imbarco, ma utilizzeranno invece» quella «generata nell’app myRyanair durante il check-in», ha fatto sapere nei giorni scorsi la compagnia low cost. Attualmente, quasi l’80% dei 200 milioni di passeggeri Ryanair utilizza già carte d’imbarco digitali. 

Non è l’unica novità. Perché il ritocco alle regole interessa anche altri settori. Se parliamo di bagagli, ad esempio, i viaggiatori che non rispetteranno le indicazioni sulle misure di zaini e trolley dovranno pagare una maggiorazione di 70 euro. Non cambiano le dimensioni dei bagagli ammessi gratuitamente in cabina (40x20x25 cm), chi vorrà invece imbarcarsi con una valigia più grande (il massimo consentito è 55x40x20 cm) dovrà pagare – come già succede – al momento della prenotazione un sovrapprezzo che va dai 22 euro a biglietto in su.

I banchi dei check-in nello scalo di Cagliari
I banchi dei check-in nello scalo di Cagliari
I banchi dei check-in nello scalo di Cagliari

Nessuna multa, invece, in caso di una mancata partenza. Per giorni sui social network è circolata l’ipotesi che Ryanair avesse previsto una sanzione di 120 euro nel caso un passeggero, dopo aver completato il check-in, non si presentasse alla partenza. Ma le cose stanno in maniera diversa: i 120 euro dovranno essere pagati solo dal viaggiatore che, arrivato in ritardo in aeroporto, vuole essere «riprotetto» sul volo successivo. A proposito: la compagnia specifica che «i banchi accettazione bagagli aprono al più tardi 2 ore prima dell’orario di partenza del volo programmato e chiudono 40 minuti prima dell’orario di partenza programmata». Dopo quest’ultimo termine non ci si potrà più imbarcare e per partire bisognerà prendere il volo successivo (questa volta, sì, pagando la penale). Sulle nuove regole, in particolare quella del check-in, si potrebbero accendere i fari dell’Antitrust. Pochi mesi fa l’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva giudicato «ingannevoli» le indicazioni della compagnia aerea sulle condizioni applicabili al check-in online – in particolare sui tempi di disponibilità del servizio e sulle possibili multe -, costringendo Ryanair a rimborsare tutti i viaggiatori.

© Riproduzione riservata