Il Covid ha cambiato il nostro modo di vivere e soprattutto ci ha fatto apprezzare maggiormente aree verdi e caratteristiche ambientali per una vita più tranquilla. Se poi la tecnologia ci viene incontro per il lavoro da remoto e i servizi non mancano, ecco che cambia in maniera evidente la distribuzione della popolazione sul nostro territorio. La fotografia emerge anche da un’analisi del Sole 24 Ore che conferma come l’Italia stia cambiando dal punto di vista demografico. Non solo invecchiamento della popolazione, ma anche migrazioni tra città e centri più piccoli.

L’analisi

Il report pubblicato dal quotidiano economico, infatti, mette in evidenza il trend di molti comuni della cintura metropolitana oppure luoghi non distanti dalle città più grandi, ma più attraenti dal punto di vista ambientale, che acquisiscono residenti. È il caso ad esempio di Fiumicino nel Lazio, dove in un anno i residenti sono cresciuti di circa 500 unità, provenienti da altri comuni, perché il centro aeroportuale può usufruire di oltre 24 chilometri di spiaggia, servizi molto vicini a quelli della capitale ma una qualità della vita certamente migliore rispetto alla metropoli. Lo stesso discorso si può fare per Brescia o Busto Arsizio rispetto a Milano, altri centri nei quali si registra una crescita dei residenti.

Allo stesso tempo, molte città si svuotano: Torino perde residenti, ma anche Milano, mentre Bologna non cresce ma sostanzialmente tiene. Sono in tutti questi casi i comuni limitrofi, più piccoli e a misura d’uomo, a vedere aumentare i nuovi residenti. Mettici poi anche il peso dell’inflazione, il costo degli immobili e il quadro è chiaro per comprendere che alcune scelte sono facili per mettere su famiglia e vivere più serenamente.

La Sardegna

In questo quadro, c’è anche un caso sardo da analizzare che restituisce a pieno titolo il trend demografico dell’Isola. Budoni, centro della bassa Gallura al confine con la Baronia, è infatti in seconda posizione tra i comuni con il miglior saldo demografico (la differenza tra cancellazioni e nuove iscrizioni che comprende sia il saldo naturale – quello tra morti e nati – sia quello dovuto ai cambi di residenza) nella fascia tra i 5.000 e i 15.000 abitanti. Nel periodo tra aprile 2022 e 2023, il saldo per il comune della costa nord orientale dell’Isola è pari a 22,80 unità ogni mille residenti, con una differenza percentuale rispetto al 2019 del 12,8%. In sostanza, ogni anno sono circa 80 i nuovi cittadini del comune, che oggi conta 5.600 abitanti. Budoni è al secondo posto e a precederlo è San Giorgio di Piano in provincia di Bologna. In questa speciale classifica soltanto altri due comuni, Ponte San Pietro in provincia di Benevento e Davoli in quella di Catania, appartengono al Sud, tutti gli altri sono invece nel centro nord.

Le ragioni

Il sindaco di Budoni Antonio Addis
Il sindaco di Budoni Antonio Addis
Il sindaco di Budoni Antonio Addis

Spiagge belle, servizi in netto miglioramento, un numero molto alto di seconde case e un’economia in crescita ormai dagli anni Settanta a oggi, fanno di Budoni, come del vicino centro di San Teodoro, un’area di forte attrazione. Sono stati in tanti, dalle zone dell’interno della Barbagia e del Goceano, a trasferirsi a Budoni negli anni passati e il trend continua. Inoltre la vicinanza con Olbia, appena trenta chilometri, incide senza dubbio sull’attrattività del centro della bassa Gallura, nel cui territorio sono presenti quasi una trentina di borghi (nati dagli antichi stazzi della zona), dove convivono sia il gallurese che il logudorese come idiomi del sardo. «Confermo questo trend di crescita – spiega Antonio Addis, neo sindaco di Budoni, ma già esperto amministratore avendo per anni ricoperto l’incarico di assessore nella precedente Giunta guidata da Giuseppe Porcheddu – molti si trasferiscono qui per questioni lavorative. Abbiamo diverse coppie giovani, l’unica vera difficoltà può essere quella di trovare la casa nel centro del paese, ma nelle borgate gli immobili hanno anche prezzi abbordabili se non sono sul mare».

A favorire le nuove residenze a Budoni, aggiunge il sindaco, è soprattutto il settore turistico: «Abbiamo una stagionalità piuttosto lunga e anche lavori annuali legati al settore», osserva il sindaco. Poi ci sono anche nuovi residenti che sono invece pensionati che decidono di trasferirsi nella località costiera dopo avervi trascorso periodi di vacanza. «Ci aiuta il clima, la vicinanza a Olbia e anche la presenza delle frazioni, borghi dove si fa una vita serena e tutta l’area è molto tranquilla». I servizi, infine, non mancano con la scuola, dall’infanzia fino alle medie, l’alberghiero per le scuole superiori che si possono frequentare altrimenti a Olbia e Siniscola. «E per i bambini dai 3 agli 11 anni, anche d’estate, assicuriamo il servizio di ludoteca anche per le famiglie che si trasferiscono qui d’estate per lavoro al costo di 50 euro al mese», conclude il sindaco Addis. Servizi che aiutano ad attrarre nuovi residenti.

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