No, non è una cosa ovvia. Vedere la Sardegna tra le cinque regioni italiane preferite dagli studenti stranieri delle scuole superiori, aderenti a programmi di scambio culturale è una rivelazione che premia la bellezza dell’Isola, ma anche le potenzialità di accoglienza di una terra tanto bella quanto sconosciuta nel mondo. Il programma Erasmus ha in realtà confermato negli ultimi venti anni quanto i giovani universitari europei abbiano col tempo apprezzato sempre più un soggiorno in Sardegna. Tuttavia, almeno agli esordi del programma, centinaia di spagnoli, francesi, portoghesi e tedeschi hanno scelto Cagliari e Sassari come destinazione solo perché erano sconosciute e le meno gettonate, ma oggi la musica è cambiata. Tanto che l’appeal dell’Isola ha conquistato anche i più giovani studenti delle scuole superiori. 

I numeri

Secondo l’indagine di Wep, organizzazione leader nel settore degli scambi culturali e linguistici nel mondo, è sempre più rilevante il numero di studenti internazionali che sceglie l’Italia per un programma di studio. E se le regioni con gli atenei più rinomati, come Lombardia, Piemonte, Veneto e Lazio, non sorprendono in testa alla classifica delle più richieste, non si può dire altrettanto nel vedere la Sardegna al quinto posto. 

«Negli ultimi 5 anni è cresciuta l’attitudine a partecipare a programmi di ospitalità per giovani studenti internazionali anche nel Lazio e in Sardegna. Mentre Toscana, Campania, Sicilia e Marche sono le quattro regioni che al momento presentano un minore tasso di ricettività», spiegano gli autori del report.

Boom

Sempre secondo i dati Wep, gli studenti provenienti dall’estero che hanno scelto di frequentare una scuola superiore in Italia per un semestre o un anno di studio sono aumentati del 65% nel 2023 rispetto all’anno precedente.
E a guardare la nazionalità dei giovani che scelgono l’Isola come casa temporanea si capisce quanto alcuni di essi sono pronti a vivere dall’altra parte del mondo pur di essere “sardi” almeno per qualche mese. In testa alla classifica degli studenti in trasferta ci sono infatti australiani e messicani, seguiti da ragazzi provenienti da Belgio, Giappone, Svizzera, Germania, Brasile, Slovacchia, Stati Uniti e Austria.

Sogno tricolore

«Le motivazioni che li spingono ad intraprendere questa importante avventura sono variegate», dice ancora l’indagine, «imparare una seconda lingua (l’italiano), conoscere nuove persone, essere ambasciatori del proprio Paese, scoprire una cultura e uno stile di vita diversi da quelli a cui sono abituati. Molti di questi giovani hanno nonni o antenati italiani e desiderano quindi conoscere in prima persona parte delle loro origini. Altri sono fortemente attratti dall’arte, all'architettura, dalla musica classica e lirica».

Micaela Suzuki, responsabile del programma di ospitalità Wep in Italia conferma: «Lo scambio culturale è una risorsa ancora più preziosa nel mondo in cui ci troviamo. Significa valorizzare il contatto umano e ricordarci chi siamo. Contribuisce alla creazione di amicizie senza confini e senza frontiere, nuovi stimoli ed emozioni nella vita quotidiana. Siamo orgogliosi di dire che l’Italia è una destinazione sempre più ambita dai giovani studenti internazionali e le famiglie ospitanti italiane ci rappresentano promuovendo la nostra cultura nel mondo, tramite questi giovani». 

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