Sull’Europa agitata dagli scossoni della politica internazionale e dalle incertezze sull’Alleanza atlantica si addensano nubi scure. Il clima di tensione crescente fa delineare scenari quasi impronunciabili, si guarda al futuro con grande preoccupazione. La Francia sceglie la via del pessimismo e si prepara a istruire i propri cittadini davanti a eventi catastrofici come una guerra in casa. Si sono già mosse in questa direzione la Finlandia, la Svezia e la Norvegia, preoccupate dall’azione militare della Russia, che potrebbe non fermarsi all’Ucraina. Anche nei piani del Belgio c’è una campagna per sensibilizzare la popolazione davanti a «gravi crisi» militari, sanitarie o ambientali.

La linea d’Oltralpe

Il ministro della Difesa di Parigi quest’estate invierà a tutti i francesi le “istruzioni di sopravvivenza”, un opuscolo di venti pagine con «le cose da fare» se si concretizzassero minacce come «un conflitto armato o una grave crisi sul territorio francese». Si prevede un vero e proprio equipaggiamento in caso di allarme generale: le indicazioni parlano di sei litri d’acqua, una dozzina di lattine di cibo conservato, abiti adeguati, una torcia elettrica e pile cariche. Non mancano le direttive sanitarie sull’importanza dei prodotti «per il pronto soccorso» come paracetamolo, garza, disinfettanti, soluzione salina. Il governo francese vuole mettere in guardia i cittadini anche di fronte agli eventi catastrofici, come un incidente nucleare, se non un vero e proprio attacco atomico: «È necessario chiudere a chiave e sigillare tutte le porte di casa», ovviamente, se l’esplosione è lontana. Verranno diffusi i numeri telefonici di emergenza, saranno anche attivate le frequenze radio per eventuali comunicazioni. L’azione del governo francese arriva quasi come conseguenza automatica dopo le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron: «La Russia rappresenta una minaccia per la Francia e tutta l’Europa».

Dal Belgio alla Svezia

Anche il Belgio si sta muovendo nella stessa direzione dei vicini di confine: nei piani c’è una campagna su larga scala programmata dall’Nccn, il Centro nazionale di crisi per preparare i cittadini a eventuali emergenze generali. Verranno diffuse informazioni pratiche su piani di evacuazione, servizi di soccorso, kit di sopravvivenza. Si guarda al conflitto tra Russia e Ucraina ma non solo: negli scenari catastrofici possibili c’è il riferimento anche alle alluvioni e altri disastri naturali. «I cittadini belgi devono sapere affrontare la situazione nei momenti difficili». La Svezia è già molto più avanti con le istruzioni ai propri residenti: la distanza ridotta dalla prima linea russa non dà troppi margini di sicurezza all’area scandinava in questa stagione di smottamenti internazionali imprevedibili. Alla fine del 2024 è stato distribuito a tutti i cittadini l’opuscolo giallo “In caso di crisi o di guerra”, con le indicazioni su come affrontare una guerra o una crisi generale, ipotizzando quindi un attacco armato sul territorio svedese ma anche cyber-minacce, pandemie, gravi eventi meteorologici. C’è persino la previsione estrema: è stata pianificata la possibilità di dover seppellire 30mila persone.

Occhi aperti in Scandinavia

Anche la Norvegia, pur con più cautela rispetto ai cugini svedesi, ha dato informazioni su come sopravvivere davanti a gravi crisi nel paese. La strategia è sempre quella del libriccino distribuito a tappeto per arrivare a tutta la popolazione. In Finlandia, invece, dove la tensione è palpabile da tempo, perché la minaccia russa è cresciuta dopo l’ingresso di Helsinki nella Nato, si è scelta un’azione online, con consigli per la preparazione davanti a «incidenti o eventuali crisi». In una sezione specifica dedicata agli scenari militari, il governo finlandese sottolinea che in caso di attacco armato dall’esterno «il nostro paese è preparato per l’autodifesa».

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