Un percorso articolato in tutta la Sardegna che tocca le antiche fortificazioni di avvistamento disseminate in ogni angolo dell’Isola. Quasi milletrecento chilometri di tracciato (è il più lungo d’Europa), il Cammino delle 100 torri è giovanissimo ma ha già estimatori in tutta Europa e anche oltreoceano, visto che ha acceso la curiosità della prestigiosissima tv americana Cnn. Settanta tappe divise in otto Grandi Vie, che rappresentano quasi cammini autonomi. La caratteristica principale è che tutti i singoli percorsi non si allontanano dalle coste e infatti hanno come punti di riferimento le torri affacciate sui litorali, quelle utilizzate dal tardo Medio Evo al Diciannovesimo secolo per avvistare gli invasori in arrivo dal mare. Percorso eterogeneo tra le mille facce dell’Isola: si attraversano campagne, spiagge, macchia mediterranea, boschi e anche città.

La Via degli Angeli

Si può partire da Cagliari, punto di apertura della Via degli Angeli, che arriva a Villasimius attraversando il Poetto per poi inerpicarsi nel litorale scosceso della costa sudest. Proprio a Villasimius comincia la Via Sarcapos, che si spinge fino ad Arbatax, attraversando il Sarrabus e l’Ogliastra in mezzo ad ambienti quasi incontaminati. La terza tappa del cosiddetto cammino Orientale delle 100 Torri – lungo 597 chilometri - è la Via dell’Ogliastra, una delle più impegnative, che si sposta dal mare alle montagne tra i sentieri del Supramonte e le perle come Cala Luna, Cala Mariolu o la costa di Orosei. La quarta tappa, che chiude il cammino orientale è la Via Smeralda che si articola tra Budoni e Castelsardo, toccando i punti pregiati del mare gallurese  e dei borghi dell’interno con la vista suggestiva su Tavolara e sull’Arcipelago della Maddalena. Per questa parte del cammino si prevede un tempo di percorrenza di 25-30 giorni, anche se molti appassionati si limitano a cimentarsi in singole vie che superano di poco il centinaio di chilometri.

Il percorso occidentale

Castelsardo è il crocevia che apre la strada al cammino occidentale: la prima tappa è la Via Catalana che arriva sino a Bosa, tra campagna e panorami mozzafiato con il passaggio suggestivo ad Alghero. Il percorso collegato è la Via dei Giganti che attraversa la Planargia e l’Oristanese fino ad arrivare alla Torre dei Corsari. Secondo gli esperti è uno dei tracciati più lineari e semplici delle 100 Torri. La terza tappa occidentale (settima complessiva) è la via delle Miniere che si spinge nel cuore del Sulcis, attraversando il Parco geominerario per fermarsi a Portoscuso. L’ultima frazione, la Via del Martirio, ha la connotazione più strettamente religiosa, con l’accostamento a Sant’Efisio e Sant’Antioco: si attraversano luoghi incantevoli come Porto Pino e Chia, sino a riprendere a Pula il percorso del Martire Guerriero e arrivare nel cuore di Stampace, nel capoluogo.

Da Cagliari a Cagliari

Alla fine sono 1284 chilometri di periplo dell’Isola che accendono sempre di più l’interesse degli appassionati di cammini. Chi vuole fare tutto il percorso deve investire circa 50-60 giorni, attraverso 650 chilometri di sentieri, 400 di spiaggia e 230 di strade asfaltate. In pochi anni è già fitta la rete di strutture ricettive collegate al Cammino delle 100 Torri: si può pernottare in alberghi, B&b, campeggi, anche in abitazioni private e in dimore religiose. I periodi più favorevoli sono la primavera e l’autunno, mentre l’estate può portarsi dietro due problemi: temperature troppo alte e strutture d’accoglienza piene (per via del grande afflusso di turisti). Durante l’inverno raramente si presentano ostacoli meteorologici ma molte strutture, soprattutto lontano dalle città,  possono essere chiuse. 

Il racconto della Cnn

Il network televisivo ha presentato un servizio dedicato al cammino sardo: «Non è il percorso più famoso d’Italia, perché ce ne sono altri che vantano tradizioni consolidate in località più conosciute», osserva la tv americana, «ma il percorso in Sardegna è di sicuro il più spettacolare in molti ambienti quasi incontaminati». La Cnn parla di percorso «avventuroso tra albe e tramonti suggestivi, vecchie e affascinanti costruzioni e spiagge incantate». Sino a definire il Cammino delle 100 Torri «un viaggio dello spirito». Il giovane cammino sardo si sta facendo conoscere così velocemente che la Regione sarda ha deciso di inserirlo nel registro dei “Cammini di Sardegna e degli itinerari turistici e religiosi” per la dimensione suggestiva delle 8 Vie «con le numerose e storiche torri costiere e i luoghi spirituali più importanti della cristianità e della devozione dell’Isola». 


 

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