Da Capo Figari al mondo: la stazione marconiana rivive nei 130 anni della radio
I radioamatori della sezione Ari di Olbia si sono collegati l’8 novembre con le altre stazioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
“Un’importanza ben maggiore risiede a mio parere, nella possibilità offerta dalla Radio di scambiare comunicazioni ovunque si trovano i corrispondenti: nel mezzo dell’oceano, sulla banchisa ghiacciata del polo, nelle distese desertiche o sopra le nuvole in aeroplano”.
Le parole di Guglielmo Marconi a 130 anni da quel 1895 che segnò l’invenzione della radio restano straordinariamente attuali. E se oggi, nella vita di tutti i giorni, nell’era della comunicazione globale, non ci affidiamo più alle onde radio, il mezzo resta indispensabile in molti contesti e in tutte le situazioni di emergenza (Per questo i radioamatori italiani fanno parte integrante del sistema di Protezione civile).
La stazione marconiana
Ad Olbia, dove c’è un’attivissima sezione dell’associazione radioamatori italiani, i 130 anni dall’invenzione della radio sono stati celebrati degnamente con una serie di iniziative, l’ultima l’8 novembre con l’attivazione della stazione marconiana IYOGA di Capo Figari, a Golfo Aranci, in collegamento con diverse stazioni di tutto il mondo. Una stazione, che oltre ad essere collocata in un sito di incomparabile bellezza, ha un valore storico, da qui fu infatti fu effettuato un celebre esperimento nell’agosto del 1932 – quando Marconi era già celebre e aveva vinto il premio Nobel - con il collegamento in microonde con Rocca di Papa a 270 chilometri di distanza.
“Sono lieto di comunicare – scriveva Marconi – che ieri, per mezzo di apparecchi ad onde ultracorte di piccola potenza, utilizzanti onde di 57 centimetri e forniti di riflettori portatili, abbiamo potuto comunicare chiaramente tanto radiotelegraficamente quanto radiotelefonicamente da Rocca di Papa a Capo Figari, in Sardegna, attraverso una distanza di 270 chilometri, presenti i rappresentanti del ministro delle Telecomunicazioni. Il risultato è assai importante per la scoperta fatta della possibilità di comunicare mediante le onde ultracorte, anche a distanze maggiori di quelle che risulterebbero teoricamente possibili a causa della curvatura terrestre”. Per un curioso paradosso proprio l’invenzione della radio, che rendeva superate le segnalazioni luminose, determinò un progressivo abbandono del semaforo della Regia Marina costruito nel 1890.
La stazione è gestita dal 1992 dalla sezione di Olbia dell’Ari. «Dalla prima mattina – raccontano i radioamatori - abbiamo raggiunto con mezzi del tipo “fuoristrada” (strada non agevole e completamente sterrata) la sommità di Capo Figari, a circa 340 metri. Il paesaggio, il panorama è sempre bello, stupendo, emozionante, suggestivo, e man mano con i fuoristrada, raggiungiamo la “storia” anche se come sempre, per noi, è un lavoro e sacrificio non indifferente, effettuare ogni volta, il consueto carico/scarico di materiale ed attrezzature radio, antenne, gruppo elettrogeno ed accessori vari, con diversi aspetti tecnico-logistici ed organizzativi, che interessano la zona in questione e la relativa attività da svolgere». Sono stati installate tre stazioni radio operative nei sistemi: fonia, telegrafia (CW alfabeto Morse) e sistemi digitali (radio e PC connessi tra loro con utilizzo di particolari software). La radio, non è una passione per nostalgici, la tradizione si fonda con le nuove tecnologie e sono molti i giovani che si avvicinano a questo affascinante mondo.
Tra i collegamenti radio nelle frequenze HF (Onde Corte), con Radioamatori Italiani e stranieri, il più emozionante – raccontano ancora – è stato proprio quello con la Stazione Marconiana IYØORP da Rocca di Papa (Roma) – Osservatorio Geofisico - gestita dalla Sezione A.R.I. di Frascati.
Sempre nell’ambito delle celebrazioni per i 130 anni della radio (e per i 100 della Iaru, l’Unione internazionale dei radioamatori, una rappresentativa isolana, il team Sardegna “IIØIARU”, si è consacrata come campionessa dei contatti radio nell’evento diploma 130/100. Dal 15 settembre al 15 ottobre oltre 63 mila radioamatori da tutto il mondo si sono collegati via radio con i loro colleghi italiani, 500 operatori divisi in 50 squadre. In 31 giorni, sono stati effettuati 650.410 collegamenti da 237 nazioni, la squadra sarda ne ha stabilito quasi 43 mila e si è aggiudicata il primo posto nella propria categoria e nella classifica generale. Il team era“capitanato” dalla Sezione A.R.I. di Olbia, con il supporto di soci delle sezioni di Cagliari, Carbonia, Capoterra e Sassari.
