"Il Covid è soltanto l'ultimo di una serie di accadimenti che stanno rivoluzionando il mondo disegnato nel XX secolo. Siamo nel mezzo di una crisi climatica, che proprio di quel disegno mostra tutti i limiti. Eppure nonostante l'abuso delle parola green e plastic free si chiuderà un anno 2020 in cui il consumo di plastica di prodotti e materiali monouso e di uso limitato nel tempo come gli imballaggi di cibo, acqua, detersivi, è cresciuto a dismisura. Un incremento pari al 20 per cento nei carrelli della nostra spesa".

Rotolo di sughero e canapa (foto Edizero)
Rotolo di sughero e canapa (foto Edizero)
Rotolo di sughero e canapa (foto Edizero)

Esprime preoccupazione l'imprenditrice pluripremiata Daniela Ducato, paladina dell'ambiente e sostenitrice del petrol free. Cagliaritana, insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell'onorificenza di Cavaliere della Repubblica per alti meriti ambientali, migliore innovatrice d'Europa nel settore ecofriendly a Stoccolma, in Svezia, la patria del green. Ancora, premiata di recente dalla rivista americana Fortune con il Miiw - Most Influent Innovative Women come imprenditrice più innovativa d'Italia, Daniela Ducato ha contribuito attraverso l'economia di relazione, alla nascita nel 2010 delle filiere industrie verdi "Edizero Architecture for Peace". Filiere di aziende in linea con i valori green e che creano economia circolare. Negli anni ha affinato il suo concetto di sensibilità verde che riassume in due concetti chiave: "Serve sempre più la biotecnologia per valorizzare gli "scarti degli scarti" e "non può esserci ecologia senza tecnologia". Non ha aziende, non possiede quote societarie, si occupa di mettere in relazione a livello locale e globale, industrie, imprese e il mondo della ricerca per captare a livello mondiale le competenze biotecnologiche più all'avanguardia. L'obiettivo è favorire lo scambio delle buone pratiche già disponibili sul mercato, per realizzare filiere capaci di presentare prodotti finiti competitivi con caratteristiche prestazionali e ambientali di eccellenza.

Gli oltre 150 prodotti "Edizero" realizzati con industria a chilometro zero o quasi zero, si distinguono perché provengono da fonti rinnovabili eccedenti o di riciclati di mineralizero derivati petrolchimici come la plastica, zero inquinanti, zero acqua, zero materie prime (solo materie seconde) zero consumo primario di suolo. Certificati e presenti sul mercato, premiati con oltre 200 riconoscimenti nazionali e internazionali tra i più prestigiosi al mondo, sono specifici per i seguenti settori: edilizia, risparmio energetico, geotecnica, agrotecnica, interior design, packaging, arredo, bedding, sanificazione, ecodiserbo. Daniela Ducato guarda alla Pandemia da svariati punti di vista. "Questa drammatica emergenza sanitaria può racchiudere in sé una grande opportunità. Perché ci aiuta a meglio sintonizzarci con le trasformazioni epocali che abbiamo davanti, per ridisegnare il mondo che verrà, e nella nostra filiera il punto di forza è proprio il design, la progettazione di nuovi materiali sempre con le regole fondamentali degli "zeri". L'innovatrice fornisce alcuni esempi pratici di prodotti rinnovabili plastic free nati dagli "scarti degli scarti".

"Nel 2020 come Edizero abbiamo inaugurato la pratica dell'uso degli "scarti degli scarti". Così in pieno lockdown sono nati - dagli scarti degli scarti di sughero e canapa - i biotessili termici isolanti di sughero e canapa in soli tre millimetri di spessore, pelle vegetale termica di fonti rinnovabili, destinati all'utilizzo da parte di industrie e aziende del settore, rivestimenti, arredo, divisori fonoassorbenti per uffici e locali, imballaggi e contenitori termici per il mantenimento della catena del freddo o del caldo, e ancora come tappeti fitness o cuccia coibentata per cani. Si tratta di prodotti solitamente realizzati con materie petrolchimiche, con la pelle vegetale isolante di sughero e canapa di Edizero si offre la possibilità di riconversione green ad altre imprese che così possono chiudere la filiera in piena sostenibilità ambientale e anche economica".

Da qui alla pelliccia vegetale "zero petrolio, zero plastica, zero uccisione di animali". Tra i prodotti per moda e arredo anche la pelliccia vegetale di canapa con uno spessore di appena due millimetri, molto leggera e isolante. Si può usare sia per il settore bedding delle trapunte termiche sia per l'abbigliamento come imbottitura termica o a vista come pelliccia vegetale al posto di quelle animali o di quelle sintetiche di derivazione petrolchimica. Tra le immagini legate al Covid, purtroppo, ci sono anche quelle degli allevamenti intensivi degli animali da pelliccia come i visoni, animali purtroppo costretti in gabbia e ora abbattuti per l'emergenza sanitaria".

Daniela Ducato ritorna poi al concetto che le sta a cuore: senza tecnologia non c'è ecologia. "Oggi non si può immaginare un materiale trasformato, innovativo e senza inquinanti senza l'apporto della tecnologia, e in particolar modo del digitale. Industria 4.0 ci permette di abbattere costi di energia e trasporto, di non generare scarti o sovrapproduzioni, di realizzare prodotti freschi di alta qualità senza bisogno di aggiungere additivi. Il tutto migliorando la qualità, senza creare sprechi o rifiuti, producendone anche solo piccole quantità grazie ai processi di produzione "smart". Abbiamo la possibilità, di avere trasparenza e tracciabilità di ogni ingrediente per ciascun prodotto". La cofondatrice di Edizero sottolinea: "Con l'Intelligenza Artificiale possiamo rivoluzionare completamente il sistema produttivo, e possiamo arrivare ad avere uno stabilimento che grazie al risparmio energetico funziona anche con soli 5kw - praticamente come un'abitazione - facendo cosi industria pulita".
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