Scenari mozzafiato, paradisi da scoprire. Creare una rete escursionistica tra Barbagia e Ogliastra significa portare il turista a conoscere la Sardegna più genuina e più vera. Palese dimostrazione del fascino che l’entroterra dell’Isola esercita sui villeggianti è stata la partecipazione massiccia da tutta la regione alla Giornata nazionale sul Sentiero Italia Cai, centrale nel progetto di realizzazione della Res, Rete escursionistica sarda. “Gli scenari, alle pendici del Gennargentu tra Fonni, Villagrande e Orgosolo – dice orgogliosamente il presidente sardo del Club alpino italiano Matteo Marteddu - hanno costituito il terreno più fertile per rafforzare il rapporto di collaborazione tra il Cai Sardegna, l’agenzia regionale Forestas e i tre comuni che gravitano tra il Supramonte e Punta La Marmora”.

In cima (foto concessa)
In cima (foto concessa)
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Con Marteddu c’erano i coordinatori regionali e delle quattro sezioni sarde, i sindaci e amministratori dei comuni e un folto gruppo di dirigenti e operatori Forestas della direzione generale e dei servizi territoriali di Nuoro e Lanusei, i cui dirigenti e operai hanno rispettivamente studiato e disegnato – con la regia dei responsabili Salvatore Mele e Michele Puxeddu – la mappa dei sentieri. Erano in 200 gli escursionisti che si sono radunati a Corr’e Boi, sulla vecchia congiunzione per l’Ogliastra, provenienti da Cagliaritano, Sassari, Olbia, Oristanese, Marghine, Baronie e dall’intera Barbagia.  “La giornata Cai - hanno spiegato Matteo Marteddu e Gesuino Onida, responsabile regionale sentieri del Club  - è agganciata al programma nazionale che ha interessato venti  regioni Italiane”. Il tratto di sentiero tra Corre’e Boi, le creste di Monte Bruttu, Janna ‘e Monte, punta Mont ’Arbu, scelto per dare senso al collegamento storico con il passaggio datato 1869, nelle vecchie miniere di piombo, zinco e argento, del fondatore del Cai Quintino Sella, protagonista parlamentare degli studi sulle condizioni “sociali e morail” dell’Isola, è solo un esempio di quanto sia fitta e suggestiva la rete escursionistica tra Barbagia e Ogliastra.

“C’è l’impegno dei comuni – rimarca Alessio Seoni, primo cittadino di Villagrande – a rafforzare il settore escursionistico. Ottimo il collegamento tra la storia e le costruzioni delle vecchie miniere con il sentiero Italia”. Daniela Falconi, sindaca di Fonni, ricorda la creazione di nuove strutture per valorizzare l’escursionismo e il sito nuragico di Gremanu, ma più in generale tutta la rete dei sentieri. “Puntiamo ovviamente moltissimo su questo settore”, ribadisce Falconi. “La montagna può essere vissuta tutto l’anno. E questo genere di turismo non è invasivo ma è allo stesso tempo costante e rispettoso dell’ambiente. In questi anni insieme all’agenzia Forestas e con il contributo della Regione abbiamo realizzato e oltre settanta chilometri di sentieri che si collegano con tutti gli itinerari che arrivano dal Supramonte e dal versante ogliastrino e desulese del Gennargentu.  Ovviamente adesso l’obiettivo è provare a rafforzare i servizi e mettere tutto a sistema”.

Supramonte vuole dire Orgosolo, prima di tutto. E Orgosolo, meta di turisti tutto l’anno, conferma il suo impegno nel settore attraverso atti concreti. Gli assessori Giuseppe Rubanu e Anna Grazia Salis ribadiscono che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Mereu sta valutando il progetto della bretella che porterà il Sentiero Italia Cai dalla caserma di Montes e Monte Fumai all’interno del paese dei murales. Progetto in fase avanzata con il Cai e l’Agenzia Forestas. “Portare il paese al centro del sistema escursionistico, sia come punto di partenza che come punto di arrivo o anche come punto intermedio – dice l’assessora Salis, delega ad Ambiente, terre pubbliche e agricoltura – è uno degli obiettivi che ci poniamo come amministrazione”.

In montagna (foto concessa)
In montagna (foto concessa)
In montagna (foto concessa)

Dettagliati, sullo stato della sentieristica tra Barbagia e Ogliastra, gli interventi dei dirigenti forestali. Alessio Saba responsabile regionale delle attività della Rete escursionistica sarda, conferma gli obiettivi: “Sono tremila i chilometri di sentieri accatasti e segnati, con le relative risorse, nel prossimo triennio”, mentre Marcello Caredda (Forestas Nuoro) e Nicola Sanna (Lanusei), pongono l’accento sulla rete che collega, dotata di adeguata segnaletica orizzontale e verticale, la Barbagia con l’Ogliastra e con l’intera Isola.

Forestas è la mente e il braccio dell’operazione-sentieri. E l’Ogliastra ha il primato nella rete con quasi 500 chilometri di itinerari disegnati ex novo e un impegno di spesa considerevole, che sfiora gli ottocentomila euro. In questi mesi l’agenzia, nell’ambito della creazione della Res, “sta completando – informa la Regione - la recensione di tutti i sentieri pre-esistenti (per il successivo “accatastamento” nella Rete regionale), facendo il quadro di tutti i sentieri realizzabili mediante i progetti regionali già finanziati da fondi della programmazione Ue, avviando capillarmente interlocuzioni con le amministrazioni comunali e/o le Unioni dei Comuni e gli Enti parco regionali interessati, prendendo in considerazione tutto ciò che concerne attività o progetti per la sentieristica, affinché i nuovi progetti possano conformarsi alle Linee Guida sulla Res che sono operative”.

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