Mostra permanente Contini, pinacoteca Oristano. Foto Mocci
Mostra permanente Contini, pinacoteca Oristano. Foto Mocci
Mostra permanente Contini, pinacoteca Oristano. Foto Mocci

Ad accogliere i visitatori è una gigantografia in bianco e nero dell’artista. Qui, nei locali della pinacoteca comunale di Oristano, inizia il percorso alla scoperta della sezione permanente dedicata a Carlo Contini, pittore oristanese fra i più importanti nel panorama sardo del '900. Un percorso articolato, con momenti suggestivi e toccanti ideato da Obler Luperi, con l’aiuto di Federica Pala, Raffaella Piras. Hanno, inoltre collaborato, Nadia Usai, Valter Mulas, Giulio Luperi, Simone Murgia,Franco Moi, Stefano Boi, Giovanni Nonnis, Alessandro Sanna e Pierpaolo Sanna. E il coordinamento di Francesco Obino.

L'esposizione nasce dal nucleo di opere che fanno parte della collezione del Comune di Oristano e altre donate o messe a disposizione dagli eredi del pittore. Altre, ancora, sono state date in prestito da privati. Si tratta una ventina di lavori appartenenti a diversi periodi dell'attività di Contini. Nella prima parte della esposizione una serie di fotografie che immortalano l’artista, nato a Oristano nel 1903 e deceduto a Pistoia nel 1970.

Mostra dedicata a Contini. Foto Mocci
Mostra dedicata a Contini. Foto Mocci
Mostra dedicata a Contini. Foto Mocci

L'esposizione si apre con un'introduzione ad andamento cronologico che racconta in modo sintetico le tappe più significative della vita e del lavoro di Contini. Strumento utile per i percorsi dedicati alle scuole e ai visitatori che scoprono Contini per la prima volta. Una galleria, insomma, pensata per gli studenti ma anche per chi fosse interessato ad approfondire o a rinfrescare la memoria su alcuni aspetti di Contini: due registri che mettono a confronto la vita e le opere dell’artista con il panorama nazionale. “Abbiamo pensato inoltre di creare una sala tematica, mettendo a fuoco un lavoro” spiega Obler Luperi. “Quello realizzato dall’artista per la scuola media Leonardo Alagon”. E così possiamo scoprire i bozzetti delle formelle che compongono la decorazione dell’ingresso della scuola di via Diaz. Alcuni pezzi inediti, come il fregio in cemento. Fino a settembre si può ammirare questo approfondimento, dedicato appunto al progetto decorativo per la scuola, che risale ai primi anni '60 come dialogo tra arte e architettura.

Mostra dedicata a Contini. Foto Mocci
Mostra dedicata a Contini. Foto Mocci
Mostra dedicata a Contini. Foto Mocci

Nell’accurato lavoro portato avanti da Obler Luperi per recuperare anche pezzi inediti dell’artista uno in particolare attrae la curiosità e l’interesse. A una prima occhiata può sembrare un banale insieme di assi in legno: in realtà è il tavolo di lavoro di Carlo Contini, è ancora visibile l’ombra della matrice della scultura la Pietà, esposta proprio accanto per rendere ancora più chiara l’idea. 

Mostra dedicata a Contini. Foto Mocci
Mostra dedicata a Contini. Foto Mocci
Mostra dedicata a Contini. Foto Mocci

Lasciando questa sala si va avanti e di fronte allo sguardo del visitatore si apre una maestosa opera a forma di losanga: è l’Apoteosi di Eleonora, commissionata dal Comune nel 1931 e custodita nell’attuale ufficio tecnico. In origine l’opera era stata pensata per essere sistemata nel soffitto.

L'allestimento si sviluppa in aree tematiche che vanno dal sacro alle commissioni pubbliche, civili e religiose, fino alle esplorazioni nel mondo delle neoavanguardie degli anni '50 e '60. A questo proposito vale la pena soffermarsi sui bozzetti per la lunetta che decora la chiesa della Madonna delle grazie a Solarussa: un’opera dalla quale traspare chiaramente il richiamo a Goya e Mantegna. E ancora le opere della fase esplorativa dell’astrattismo, neocubismo ed espressionismo. Troviamo, poi, opere dedicata al sacro con il Cristo a tre braccia, la cui sistemazione è stata pensata seguendo una linea immaginaria che porta dritta al Cristo di Nicodemo, nella vicina chiesa di San Francesco. “È l’ultima opera di Contini dalla quale non si è voluto separare nemmeno quando gli venne offerta una cifra congrua” afferma Obler Luperi. Non mancano i temi della tradizione sarda e della Sartiglia, molto cari e presenti nella produzione dell’artista.

Mostra dedicata a Contini. Foto Mocci
Mostra dedicata a Contini. Foto Mocci
Mostra dedicata a Contini. Foto Mocci

L'allestimento, costruito in modo modulare, è studiato per essere sistema mutante pronto a modificare la sua forma e i suoi spazi a seconda delle nuove acquisizioni e delle novità che le ricerche su Contini potranno offrire nel tempo. La mostra è dotata anche di contributi video e di una animazione grafica, realizzata appositamente, che rende omaggio a una delle opere più enigmatiche di Carlo Contini, "La macchia".

 A inaugurare la mostra, il 19 maggio scorso, anche la figlia dell’artista, Carla Contini, oltre al sindaco Massimiliano Sanna e all’assessore alla Cultura Luca Faedda. L’iniziativa è, infatti, a cura di Comune e Fondazione Oristano. La collezione permanente è visitabile negli orari di apertura della pinacoteca comunale, dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

© Riproduzione riservata