È stato presidente della Lega B, non ha mai nascosto il suo legame con Cagliari e il Cagliari. Andrea Abodi, romano, una laurea in Economia alla Luiss, vanta un percorso di tutto rispetto da dirigente alla guida del settore che Giorgia Meloni gli ha affidato nel nuovo Governo: è infatti il nuovo titolare del dicastero dello Sport. E la sua nomina segna tra l'altro il “ripescaggio” del ministero, a venti mesi dalla caduta del Conte 2, quando lo stesso incarico era stato ricoperto dal grillino Vincenzo Spadafora. Abodi ora è presidente dell'Istituto per il Credito Sportivo, un incarico assunto all'apice di una lunga carriera che lo ha portato, tra l'altro, ad essere tra i cofondatori di Media Partners, consigliere della Figc e consigliere di Coni Servizi.

Chi è. Nato a Roma il 7 marzo del 1960, il nuovo ministro è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti ed è stato direttore marketing della filiale italiana del Gruppo McCormack, azienda specializzata nell'organizzazione di grandi eventi. Dal 2010 a febbraio del 2017 è stato al vertice della Lega calcio di Serie B. Dal 2017 è a capo dell'Ics, banca sociale per lo sviluppo sostenibile dello sport e della cultura e leader nel finanziamento all'impiantistica sportiva. Nella sua carriera manageriale è stato inoltre fondatore e vicepresidente esecutivo di Media Partners Group, una delle principali agenzie di marketing dello sport, e ha ricoperto il ruolo di presidente in varie società italiane (Arcea Spa, Medialazio srl e Astral Spa). Dal 2002 al 2008 è anche stato consigliere di amministrazione di Coni Servizi spa, mentre nel 2009 si è occupato dell'organizzazione della Coppa del Mondo di baseball a Pescara. Da presidente di Lega B ha promosso nel 2015 la costituzione di B Futura s.r.l., società di scopo della Lega dedicata allo sviluppo infrastrutturale, ricoprendo il ruolo di presidente.

Lo stadio Sant’Elia. La prima pietra per la costruzione del nuovo stadio del Cagliari fu posta non a caso nel 2016, quando il patron del club rossoblù Tommaso Giulini e l’allora presidente di Lega Abodi siglarono un’intesa per la realizzazione dello studio di fattibilità e del concept design del nuovo Sant’Elia. L’accordo favorì l’accesso a procedure burocratiche accelerate che diedero la prima spinta alla progettazione.

Gli Europei del 2032. Ora il nuovo ministro è chiamato a  risollevare la condizione del calcio italiano. Gran parte dei club dalla Serie A alle categorie minori si ritrovano infatti in una condizione finanziaria drammatica, che necessita di un intervento politico. Ma anche le discipline cosiddette minori confidano sulla sua esperienza. Sostenuto dal presidente del Coni Giovanni Malagò (“È uno di noi”), per il capo del calcio, Gabriele Gravina, “è il profilo giusto per il rilancio”, così come per il numero uno della Lega Serie A Lorenzo Casini. Convinto sostenitore dell’Italia come Paese ospitante degli Europei del 2032 (e qualora venissimo scelti le sedi ospitanti sarebbero Roma, Milano, Torino, Napoli, Firenze, Bologna, Cagliari, Bari, Genova e Palermo), dovrà agevolare la costruzione e il restyling di molti impianti vetusti o addirittura, come nel caso del Sant’Elia, abbandonati.

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