Mah nà Mah nà e la straordinaria storia di Piero Umiliani
Un musicista geniale che ha segnato la storia delle colonne sonore (ne ha scritto oltre 150) in Italia e nel mondoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Avete presente Mah nà Mah nà? Se non siete dei boomer probabilmente la risposta è no. Ora, prendete il vostro smartphone o il vostro pc e cercatela su youtube, poi prendetevi qualche minuto per leggere la storia del suo compositore, Piero Umiliani, un musicista geniale che ha segnato la storia delle colonne sonore (ne ha scritto oltre 150) in Italia e nel mondo.
Fiorentino, classe ’26, Umiliani inizia a suonare il pianoforte a cinque anni e, dopo una parentesi giornalistica al Nuovo giornale di Firenze, si laurea in giurisprudenza e poi si iscrive al conservatorio, dove quattro anni dopo si diploma in contrappunto e fuga.
Nel frattempo suona musica jazz, folgorato dalla musica di Duke Ellington che ascolta alla radio Svizzera. Si trasferisce a Milano dove si esibisce con un’orchestra, incide i primi dischi, parte in tournée in Norvegia poi si trasferisce a Roma dove conosce i fratelli Taviani che gli affidano la composizione della colonna sonora del documentario “Pittori in città”. La sua carriera decolla poco dopo, quando Mario Monicelli gli chiede di scrivere la colonna sonora dei “Soliti ignoti”, la prima musica da film completamente jazz. I grandi del genere vogliono suonare con lui e lo fa per primo Chet Baker, poi arrivano Gato Barbieri e Oscar Peterson.
C’è lo zampino di Umiliani in Accattone di Pier Paolo Pasolini, poi scrive le musiche per Il Vigile con Alberto Sordi, A Cavallo della Tigre di Luigi Comencini con Nino Manfredi, La Celestina P.R. di Carlo Lizzani nel 1964. Poco dopo essersi aggiudicato il premio della critica per il miglior disco italiano di jazz con "Piccola Suite Americana" fonda l'etichetta discografica Omicron con la quale produce i primi tre dischi di una lunga serie sonorizzazioni, album destinati all'utilizzo come sottofondi per produzioni radiotelevisive, a cominciare dal Mattatore, con Vittorio Gassmann che lo vuole con sé.
E’ la sua capacità di evocare atmosfere allegre e maliziose, esotiche e visionarie a renderlo originale, riconoscibile. Tra programmi Rai, decine di colonne sonore con i migliori registi e attori italiani, sonorizzazioni audaci con le quali sperimentava i nuovi strumenti musicali elettronici, tra cui il moog, trova la gloria mondiale quando compone Mah nà Mah nà con cui ottiene un successo mondiale grazie ai numerosi utilizzi da parte di programmi televisivi nazionali internazionali, tra cui il celebre The Muppets show.
Nel 1984 viene colpito da un ictus e deve ricominciare tutto daccapo. Ci vogliono sette anni prima che, giorno dopo giorno, inizi a parlare, ricomporre pensieri e ricordi ma soprattutto pentagrammi. L’ultimo periodo di rieducazione lo passa da solo nella sua casa nell’isola di Giannutri da dove nel 1991 decolla la seconda parte della sua vita e della sua carriera. Quando ricomincia a esibirsi e a incidere dischi, con lui c’è anche Paolo Fresu, con il quale registra Umiliani jazz family, che segna il debutto come vocalist di Alessandra, una delle sue figlie.
Tra il ’62 e il ’91, Umiliani pubblica 113 album in studio, 11 singoli, 13 ep e 84 colonne sonore. Le sue sonorizzazioni sono un mondo vastissimo che conquista anche numerosi dj in tutto il mondo che campionano e remixano i suoi pezzi. I pubblicitari sono pazzi della sua musica, compresi quelli italiani che utilizzano Mah nà Mah nà per la prima volta nel ’71 per la pubblicità della dolce Euchessina e attingono più volte nei decenni al suo archivio sconfinato.
Muore nel 2001 a 74 ma la sua leggenda e la sua straordinaria musica gli sopravvivono con mostre, film, rassegne, serate-omaggio. Nel 2005 Steve Soderbergh inserisce il suo "Crepuscolo sul Mare", un arpeggio di chitarra con un tappeto di violini, nella colonna sonora del film Ocean's Twelve con George Clooney e Brad Pitt. La Bbc gli dedica uno speciale radiofonico in due puntate e alla Casa del Jazz di Roma la formazione del pianista Enrico Pieranunzi celebra il maestro con la serata nell'ambito della Festa del Cinema 2006. Nel 2007 i Cake realizzano una versione pop-rock di "Mah Nà Mah Nà", giudicata dal New York Post tra le migliori quindici cover mai realizzate. Nel 2009 quando la Disney pubblica Maga Martina e il Libro Magico del Draghetto indovinate che pezzo c’è nella colonna sonora? Sì, è Mah Nà Mah Nà.