Primo luglio, comincia il torneo di Wimbledon, l'appuntamento tennistico più importante dell'anno, sulla sacra erba inglese. Pronostici semiseri, senza scordare che le previsioni le sbaglia solo chi si azzarda a farle. Perché può vincere Dijokovic Perché è il numero uno al mondo, perché è il campione uscente, perché - secondo il coach di fama internazionale Nick Bollettieri - è il tennista perfetto, quello che se gioca al meglio sembra che abbia un alone di invincibilità. Perché la sua regolarità, i suoi recuperi, possono esaltarsi anche su questa superficie. Ma attenzione, la sconfitta in semifinale a Parigi contro Thiem gli ha precluso la possibilità di aggiudicarsi il Grande Slam (i quattro tornei più importanti al mondo, Melbourne, Parigi, Londra e New York), suo obiettivo stagionale che l'avrebbe proiettato nell'Olimpo di tutti i tempi. Accuserà il contraccolpo psicologico? Perché può vincere Federer Perché è il tennista che gioca meglio di tutti, a dispetto dei suoi quasi 38 anni, e Wimbledon è il suo giardino, 8 successi a Londra, proprio perché l'erba esalta i più tecnici. Un intero mondo fa il tifo per lui perché questi sono inevitabilmente gli ultimi anni sul circuito di un campione anche di longevità. Ma attenzione alla schiena e alle ginocchia logore, acciacchi che nell'arco delle due settimane potrebbero presentarsi all'improvviso e privare gli appassionati di quello che è considerato un semidio della racchetta. Perché può vincere Nadal Perché a dispetto del suo palmares sulla terra, ha vinto due volte sui prati e - udite udite - a rete gioca come nessuno. Lo scorso anno perse in semifinale contro Djiokovic per due-tre punti andati male in condizioni a lui sfavorevoli. Attenzione però alle ginocchia logore del mancino di Manacor: sull'erba patiscono molto più rispetto alla terra, meno comunque rispetto al cemento dove lo spagnolo non finisce un torneo da un anno. E a un tabellone difficilissimo. Perché possono vincere altri outsiders. Perché Tsitsipas vuole spezzare l'egemonia dei favolosi tre (con il suo uno-due servizio dritto ci crede anche lui). Perché Kyrgios, se trovasse la voglia di soffrire, ha un talento che vale quello dei primi. Perché Zverev deve dimostrare che può andare oltre la copertine di Vogue. Perché Thiem ha accorciato il movimento dei colpi proprio per essere competitivo anche sul veloce. Perché Wavrinka ha già vinto tre slam e gli manca solo l'erba. Perché Felix Auger-Aliassime ha un servizio straripante e quando è in giornata è difficile da battere. Perché può vincere Barty Perché la australiana ha vinto a Parigi ed è in fiducia e quel suo rovescio slice sull'erba è un'arma non convenzionale, temibilissimo. In Australia, poi, i ragazzini cominciamo a giocare sull'erba, gli aussie ce l'hanno nel sangue. Ma attenzione alle rivali della nuova numero uno al mondo, ingolosite dal suo scalpo nobile. Perché può vincere Osaka Perché per tanti addetti ai lavori è la nuova Serena Williams, forte tecnicamente e dotata di uno strapotere fisico importante. Potrebbe dare vita a una nuova dittatura. Ma attenzione all'effetto down che potrebbe avere la sconfitta del Roland Garros. Perché può vincere Halep Perché l'ex numero uno al mondo si esalta nelle sfide più difficili come è quella di domare l'erba indossando i panni della regolarista. Ma attenzione al servizio, deve migliorarlo perché è leggerino. Perché può vincere Serena Williams Perché per consolidare la sua leggenda le manca solo un successo Slam dopo che è diventata mamma e l'erba è la superficie più congeniale alla sua potenza, alla sua tecnica. Sempre che riesca a presentarsi in buone condizioni di forma al via o che abbia il tempo di migliorarla nel corso di Wimbledon. Perché può vincere Kvitova Perché per due anni, 2011 e 2104, sull'erba londinese ha giocato due settimane perfette e ha dominato tutte con il suo uno-due servizio diritto o rovescio. Perché può vincere Wimbledon un italiano Perché sarebbe il bello che non ti aspetti nello Slam tradizionalmente più complicato per gli azzurri, poco a loro agio sull'erba. Certo, Fognini dovrebbe superare il retro pensiero che lo avvicina all'ex campione spagnolo Higueras, famoso per aver considerato i prati terreni adatti per le mucche non per il tennis. Ma attenzione a Berrettini, il romano in rapida ascesa, addirittura elogiato da Federer, che con servizio, dritto e rovescio slice può rendere la vita difficile a chiunque. E se fosse invece una donna, Camila Giorgi? Sull'erba i suoi migliori risultati in uno Slam. E' reduce da un infortunio ma è tornata sui campi proprio alla vigilia dello Slam più atteso. Sarebbe bello se… Paolo Carta

Paolo Carta
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