Il tennis che cattura spettatori in tv e pubblico live, il tennis che dopo il terzo trionfo di fila in Davis non è solo Jannik Sinner.

Il successo a Bologna degli azzurri targati Berrettini-Cobolli inorgoglisce il presidente della federazione tennis e padel, il sardo Angelo Binaghi, che alla luce dell'Italia sempre più superpotenza mondiale torna alla carica per avere il quinto slam.

«I complimenti vanno fatti ai ragazzi, loro vanno in campo e vincono. Noi ci godiamo questo momento strepitoso - ha detto Binaghi ai microfoni di Radio anch'io lo sport su Rai 1 -. Non ci dovevamo lamentare delle assenze, aveva ragione Sinner, dovevamo pensare a vincere con quello che avevamo, che è moltissimo. I ragazzi hanno avuto un cuore grande così. Complimenti al capitano Volandri, che riesce a creare questo clima fantastico».

Assenti Sinner e Musetti, due i grandi protagonisti, Matteo Berrettini e Flavio Cobolli: per il primo il momento della rinascita, per il secondo della svolta. «Tra i nostri obiettivi c'è quello di rendere longevi il più possibile Berrettini tra i maschi ed Errani tra le donne – sottolinea Binaghi -. Sono due guide per queste due generazioni di ragazzi e ragazze che hanno grande passione e vogliono regalare emozioni agli italiani. Finalmente il tennis paralizza Rai 1, rinvia il tg: cose che accadevano ai tempi di Tomba. Come dirigenti, questa è la più grande vittoria degli ultimi dieci anni. Ora dobbiamo continuare a lavorare con i piedi per terra. Se riusciremo a farlo, nei prossimi dieci anni continueremo a toglierci grandi soddisfazioni. Due anni fa Sinner aveva detto a Berrettini che la Davis l'avrebbero vinta insieme ed è successo. Lo stesso Berrettini aveva promesso a Cobolli che l'avrebbero sollevata insieme. Sarei curioso di sapere ora Cobolli a chi l'ha detto. Qualcuno lo troverà».

Binaghi dice di «aver raso al suolo tutto e ricostruito sulla base del riconoscimento dei meriti. Se uno lo vuole fare, se ne deve fregare dell'aspetto politico. Noi facciamo solo efficienza, non clientelismo, non ci piace aiutare gli amici».

Ora l'invito da Sergio Mattarella: «È un sogno, in particolare da questo presidente della Repubblica: è il massimo della gratificazione dell'onore che possiamo avere».

La dedica, invece, è a Pietrangeli: «Nicola è la resurrezione del tennis in Italia, abbiamo costruito questa federazione seguendo lui, i suoi valori e i suoi principi. Siamo tutti con lui perché si rimetta in grande forma. Quinto Slam a Roma? Assolutamente sì, l'importante è che non ci creda solo io, ci deve credere anche il governo».

(Unioneonline)

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