Salta la finale di pallavolo Under 12 Nord Sardegna, il Sennori: «Bullismo contro le nostre bambine»
Il presidente Gavino Puggioni: «Ci siamo presentati, ma nessuno ha voluto giocare con noi»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«È una vergogna. Noi ci siamo presentati lì: nessuno ha voluto giocare con le nostre bambine e abbiamo vinto a tavolino. Che colpa ne abbiamo noi?» È un fiume in piena Gavino Puggioni, presidente della Spring Volley Sennori, dopo l’epilogo delle finali di pallavolo Under 12 femminile del Nord Sardegna che si sono disputate (in parte) oggi al Palazzetto di Olmedo. Dove la sua squadra non ha giocato, in quanto ha vinto a tavolino, né la semifinale né la finale per la mancata presentazione delle avversarie. Con l’Aliva Volley Alghero che ha criticato l’accaduto e parlato apertamente di antisportività.
«Le nostre bambine hanno dieci anni come le loro», sottolinea Puggioni. «Noi siamo andati lì a giocare. La prima, Olbia, non si è presentata: mancava una bambina, ne aveva altre dodici e abbiamo vinto a tavolino. Ci è capitato l'Alghero, non ha voluto giocare e il comunicato loro è diffamatorio nei nostri confronti e verso il Comune di Sennori. E di questo ne ho già parlato col sindaco».
Nel corso della giornata, le avversarie hanno provato a proporre una modifica in extremis al regolamento, con un triangolare per far rientrare in gioco la Junior Sassari classificata sul campo. «Chiunque avrebbe detto di no, la regola è quella», fa notare Puggioni. «Rimango allibito. È una partita di bambini, questo è bullismo fatto da genitori e dirigenti dell'Alghero che applaudivano ironicamente le nostre bambine mentre prendevano la medaglia. Non abbiamo fatto nulla: ci siamo presentati, nessuno ha voluto giocare con più».
Sui motivi che hanno portato Time Out Nera Olbia e Aliva Volley Alghero a dare forfait, il Sennori ha una sua versione: «La spiegazione è che dovevano dare solidarietà alle altre due squadre, ma non so quale sia il motivo», dice il presidente. «Nei giorni scorsi avevo anche chiesto di rinviare la partita, perché c'erano alcune bambine nostre che non stavano bene: ci è stato detto di no, che le finali erano programmate da settimane. Ci sentiamo bullizzati: ci sono vecchie ruggini da diversi anni, non vedevano l'ora di fare questo. È assurdo che delle bambine vengano trattate così, non è giusto».