Omicidio premeditato: questa la tesi che sosterranno gli inquirenti nel caso di Oscar Pistorius, accusato della morte della sua fidanzata. Lo riferisce la Nbc. Il processo, secondo la Bbc, è stato rinviato al 19 febbraio.

Per Oscar Pistorius è scattata l'incriminazione per omicidio volontario. Nel corso dell'udienza preliminare al tribunale di Pretoria, davanti al giudice Desmond Nair, è stata formalizzata l'accusa nei confronti del campione paralimpico per l'assassinio della fidanzata Reeva Steenkamp. Pistorius, tremante, è scoppiato in lacrime per quanto abbia potuto contare in aula sull'appoggio dei familiari: presenti il padre Henke, la sorella e il fratello, che gli ha anche appoggiato la mano sulla spalla a mo' di conforto.

GLI SPONSOR SI "SFILANO" - E' stata ritirata un campagna pubblicitaria tv con Pistorius e Nike ha tolto il suo banner dal sito dell'atleta.

LA VICENDA - Pistorius sostiene di averla uccisa per errore, scambiandola per un ladro che si era introdotto in casa sua all'alba. La polizia non gli crede e pensa ad un omicidio nel corso di una lite. I vicini hanno riferito di aver sentito delle grida. La star dell'atletica ha ucciso Reeva scaricandole quattro colpi di pistola alla testa e uno al braccio. Nel giorno, quello di ieri, in cui tutto il mondo ha celebrato la Giornata contro la violenza sulle donne, sulla vicenda cominciano ad aleggiare le ombre di violenze di "natura domestica" che risalirebbero a qualche anno fa.

PASSATO TURBOLENTO - E' venuto fuori ad esempio che nel 2009 la star fu arrestata per aver sbattuto una porta in faccia ad una donna - episodio derubricato da parenti e amici ad incidente - e che a casa sua, oltre alla pistola da 9mm tenuta sempre accanto al letto, ci sarebbero un fucile automatico e diverse mazze da baseball e cricket. Un amico, famoso atleta sudafricano anche lui ma che è voluto rimanere anonimo, lo descrive come una "persona tranquilla e umile. Un gran festaiolo, ma mai violento". Il tasso di criminalità e dei furti in appartamento in Sud Africa è uno tra i più alti al mondo.

VITA DA ATLETA: IL SOGNO - Alle ore 10.35 locali, il 4 agosto 2012 a Londra viene scritta una nuova pagina di storia delle Olimpiadi. C'è la prima batteria dei 400 metri e al via si presenta il primo atleta bi-amputato ammesso ad una gara dei Giochi. Dal 1896 non era mai successo, ma Oscar Pistorius - per tutti il "Blade Runner" dello sport mondiale - ha finalmente vinto la sua battaglia e può sfidare atleti normodotati correndo con le sue protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe, amputategli quando aveva appena 11 mesi, per una malformazione congenita. E' una delle pagine più affascinanti nella storia delle Olimpiadi, sicuramente la pagina più alta della carriera agonistica di questo ragazzo sudafricano, oggi 26enne, travolto dal dramma di aver ucciso la fidanzata a colpi di pistola nella sua casa di Pretoria. Lo sprinter nella storia dell'atletica c'era già, dopo essere riuscito a qualificarsi ed a partecipare ai Mondiali del 2011 a Daegu, quando aveva corso le batterie dei 400 e vinto la medaglia d'argento con la staffetta 4x400.

Una carriera sportiva, quella di Pistorius, costellata di sacrifici, gioie e tante polemiche. Soprattutto da quando aveva mostrato l'intenzione di partecipare a gare con atleti normodotati.
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