Il mondo dei motori piange la scomparsa di Nicola Imperio, che è morto a Sassari a causa del Covid-19, all'età di sessantatré anni.

Nativo di Luogosanto e olbiese d'adozione, era un navigatore di altissimo livello con oltre trecento competizioni all'attivo, fu tre volte campione italiano e vinse, tra gli altri, il "Faraoni", in Africa, il vecchio Rally di Sardegna, il Città di Sassari, il Costa Smeralda e il Volture. Gareggiò al fianco di piloti di caratura nazionale e internazionale, lo scorso dicembre l'ultima presenza al Rally Monza Show con l'amico Lucio Da Zanche, con cui nel 2017 arrivò secondo assoluto.

Ma Nicola Imperio era più che un navigatore vincente. Con la sua Logistic & Rally Comunication vestiva i panni di organizzatore, su tutte la Cronoscalata di Tandalò, prova del Campionato Italiano Velocità su Terra. E per il Rally Italia Sardegna, data italiana del Mondiale Wrc, si occupava del Monday Test e di redigere i road book più specifici. Non solo. L'amore e la passione viscerale per il rally lo avevano spinto a ideare il Corso Piloti e Navigatori "Alberto Ganau", un evento di alto livello, con ospiti e formatori di prima fascia, che Imperio e il suo staff offrivano gratuitamente perché, come lui stesso aveva dichiarato a L'Unione Sarda prima della settima edizione, prevista a marzo 2020 poi rinviata a causa del Covid, "noi riteniamo che nello sport occorra dare una mano agli altri".

Il cuore d'oro di Nicola Imperio lo portava a impegnarsi nella raccolta fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica, campagna che portava avanti sia attraverso Tandalò, sia attraverso gli slalom, grazie a un accordo stipulato con gli organizzatori del Campionato Regionale. Imperio, sposato e padre di una figlia, era molto amato e stimato e, oltre alla sua professionalità, in tanti oggi piangono la perdita di un caro amico.
© Riproduzione riservata