Presentato in mattinata, a Villa Devoto, il Rally Italia Sardegna, unica tappa italiana del Wrc. La prima novità riguarda la data, confermata ieri. In terra sarda si correrà dall'otto all'undici ottobre prossimi, tre settimane prima di quanto ipotizzato in precedenza, quando si parlava dei giorni tra il 29 ottobre e il primo novembre. Lo spostamento è stato reso possibile dall'annullamento dell'appuntamento previsto in Germania a metà ottobre e garantirà lo svolgimento della prova italiana in un periodo in cui il clima dovrebbe essere ottimale e le giornate più luminose rispetto a fine mese. La seconda novità, già nell'aria, riguarda l'assenza di Olbia nel programma. Sarebbe stato impossibile disputare la super speciale al buio, troppo rischioso. Il programma, dunque, è stato rivisitato tenendo conto del diverso periodo dell'anno in cui la gara si svolgerà. Confermate, tra le altre, la novità Tempio, Tula, Castelsardo, Monte Lerno e la celebre Coiluna. Le prove dovrebbero essere 19, il numero esatto verrà confermato la prossima settimana, e i chilometri passeranno dai 330 dello scorso anno a 264, utili per garantire la regolarità di una gara che potrà essere decisiva per l'assegnazione del titolo iridato.

I COMMENTI - Presenti alla conferenza di presentazione l'assessore regionale al Turismo Gianni Chessa, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, il presidente nazionale Aci, Angelo Sticchi Damiani, il presidente di Aci Sassari Giulio Pes di San Vittorio e di Aci Cagliari Riccardo Montixi e il sindaco di Alghero. "Non era scontato che oggi fossimo qui e che ci sarebbe stato il rally d'Italia, la pandemia ha stravolto le nostre vite e scombinato tutti i programmi. È stato difficilissimo mantenere in piedi i campionati del mondo di F1 e Wrc, i più importanti al mondo e farli a porte chiuse ha un costo enorme, il pubblico influisce enormemente dal punto di vista economico. E lo dico da vice presidente della federazione mondiale", ha spiegato il presidente Aci Sticchi Damiani. "Panorami pazzeschi vicini al mare, entroterra straordinario, salti incredibili, lo spettacolo del rally regala una grande visibilità a una terra meravigliosa come la Sardegna. Io sono convinto che questo sia il rally più bello del mondo, per questo ho voluto fermamente che si facesse". Secondo uno studio condotto dall'Università di Sassari, l'appuntamento mondiale garantirà al territorio un indotto diretto e indiretto di 81,6 milioni di euro. "Promuoveremo la Regione Sardegna anche sul rettifilo partenza del Gran Premio di Monza di F1, Aci e Sardegna hanno un legame forte", ha concluso Sticchi Damiani.

Destagionalizzazione del turismo puntando sugli eventi sportivi anche nei mesi di spalla, questa la ricetta dell'assessore Chessa per allungare la stagione: "Abbiamo investito 900mila euro per garantire continuità a questo progetto sportivo iniziato da tempo. Puntiamo a essere l'Isola degli Sport, con la massima sicurezza anche in periodo di Covid19, produrremo ricavi importanti anche in bassa stagione".

Soddisfatto anche Michele Pais, presidente del Consiglio Regionale: "Ho visto questo evento nascere e crescere, nel 2004 ero assessore comunale ad Alghero ed è grande la soddisfazione nel vedere la Sardegna come palcoscenico di eventi internazionali, come in questo caso del rally più importante al mondo. Il nostro messaggio è che la Sardegna è bella tutta e lo è in tutto l'anno. Fiducioso anche Mario Conoci, sindaco di Alghero. "Il mondiale è rimasto qui grazie alla determinazione fortissima dell'assessore Chessa e all'amore del presidente Damiani per la Sardegna, cosa non scontata, si ripete anche per la gioia delle scuderie che partecipano al rally. Risvolti economici importantissimi, sia a giugno sia ora a ottobre".

ISCRIZIONI - Le iscrizioni verranno aperte la settimana prossima. Ci saranno partecipanti da tutto il mondo anche se stavolta non coinciderà col Campionato Italiano. Dopo Montecarlo, Svezia e Messico, il calendario è stato rivoluzionato più volte (si è passati dai canonici tredici eventi agli otto) e ora il circus del Wrc è pronto a ripartire per lo sprint finale che lo vedrà fare tappa in Estonia, Turchiam Italia e Belgio. Il 7 settembre scadrà la disposizione che prevede lo svolgimento degli eventi a porte chiuse e gli organizzatori sono in attesa di capire se verrà reiterata o meno. In ogni caso, verrà garantita la copertura televisiva planetaria e la diretta live. "Faremo una corsa, abbiamo un mese per realizzare entro l'otto ottobre un evento in cui migliaia di persone devono garantire sicurezza e spettacolo e far sì che tutto si svolga nel migliore dei modi", ha concluso Giulio Pes di San Vittorio, presidente di Aci Sassari.
© Riproduzione riservata