Non sono poi molti i piloti che nella storia sono riusciti a battere Michael Schumacher.

Anzi, per la verità solo due: Mika Hakkinen e Fernando Alonso.

Se si esclude infatti il periodo d'oro della Williams Renault, che nel 1996 e 1997 ha permesso a Damon Hill e Jacques Villeneuve di diventare campioni del mondo, rimangono solo il finlandese della Mclaren e lo spagnolo della Renault.

Quest'ultimo si è ritirato dalla Formula 1 nell'ultima gara del mondiale 2018 vinto da Lewis Hamilton, Hakkinen invece è scomparso dai radar. Nessuno però ha dimenticato le imprese del finlandese di Vantaa, capace di far vivere agli appassionati di questo sport anni fantastici.

Mika debuttò nel paddock nel 1991 al volante della Lotus, scuderia che gli permise di mettersi in mostra ed esibire le sue qualità. Erano gli anni di Senna, Mansell, Prost: non un periodo facile per vincere.

Hakkinen però aveva qualcosa di speciale e nell'anno successivo venne ingaggiato dalla Mclaren, team di punta del circus che nel tempo gli consentirà di scrivere la storia. Le prime gioie arrivarono nel 1997 assieme al compagno di scuderia David Coulthard, poi il primo mondiale nel 1998 con la Mp4/13 grazie a 8 vittorie, 13 piazzamenti e 100 punti totali. Qui iniziò la vera e propria rivalità con Michael Schumacher (quell'anno secondo con 86 punti) portata avanti fino al 2001, anno del ritiro.

Nel mezzo il Mondiale del 1999, ma soprattutto una serie di duelli mozzafiato col tedesco. Il più bello? Senza ombra di dubbio quello del 2000, quando nel Gran Premio del Belgio di Spa Hakkinen sopravanzò "Schumi" nel finale di gara durante il doppiaggio della Bar di Ricardo Zonta. Un sorpasso unico nel suo genere, a più di 300 chilometri orari.

Poi il lento declino dovuto soprattutto alla scarsa affidabilità della sua monoposto che lo ha portato a collezionare solo 37 punti nell'ultima stagione in F1. Nel suo palmares figurano 161 Gp disputati, 20 vittorie, 26 pole position, 24 giri veloci e soprattutto due campionati del mondo.

Nel 2004 un timido tentativo di ritorno alle corse nel Dtm che però non gli fece onore e nel 2007 il definitivo addio ai motori. Ora Hakkinen svolge il ruolo di commentatore tecnico per la tv finlandese ed è uno dei principali uomini immagine della Mclaren in giro per il mondo. D'altronde l'età non gli consente di tornare competitivo su una monoposto, anche se questo non vuol dire uscire dal cuore dei tifosi.

Mika è sempre stato rispettato dai rivali per competitività e soprattutto correttezza. Un valore non comune in uno sport di contatto come quello della Formula 1.

Filippo Migheli

(Unioneonline)
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