Sullo spettacolare tracciato del "Lazzaretto" di Alghero, il danese Thomas Kjer Olsen, pilota ufficiale Husqvarna, si è aggiudicato la Supercampione della seconda tappa degli Internazionali d'Italia di Motocross. Olsen ha preceduto il francese della Kawasaki Romain Febvre, in testa fino a pochi giri dal termine e tornato alla carica all'ultima tornata nel disperato tentativo di recuperare il primato e bissare il successo centrato sette giorni fa a Riola. Già, perché quest'anno la Sardegna ha ospitato due delle tre date degli Internazionali, che si chiuderanno domenica 14 con la finalissima di Mantova.

E se il ventitreenne Olsen ha completato la gara in 28'39"336 e centrato il primo successo in sella a una 450, lo scafato ventinovenne Febvre ha tagliato il traguardo con appena 1"38 di ritardo. Staccato di oltre 16" l'olandese della Yamaha Coldenhoff, terzo, mentre il primo degli italiani, Lupino della Ktm, ha chiuso ottavo a 1'23". In precedenza, nella Mx1 a imporsi era stato Coldenhoff, in fuga fin da subito e a distanza di sicurezza dalla lotta che si consumava alle proprie spalle per i piazzamenti. Alla fine, sul secondo gradino era salito Olsen (Husqvarna) e sul terzo il britannico Watson (Yamaha), che ha preceduto l'italiano e il francese della Kawasaki, Ivo Monticelli e Romain Febvre. Nella Mx2 ben quattro italiani in Top5. Vittoria per Lapucci su Fantic (in 28'48"431), il primo a riuscirci con una due tempi. Secondo Bonacorsi su Yamaha, come Edberg, terzo davanti a Forato (Gas Gas) e Guadagnini (Ktm).

Glenn Coldenhoff, ad Alghero terzo nella Supercampione e primo nella MX1 (foto Chessa)
Glenn Coldenhoff, ad Alghero terzo nella Supercampione e primo nella MX1 (foto Chessa)
Glenn Coldenhoff, ad Alghero terzo nella Supercampione e primo nella MX1 (foto Chessa)

Nella prima manche della 125, Lata (Ktm) aveva preceduto il norvegese Osterhagen (Fantic) e Ruffini (Ktm), nella seconda ha trionfato Osterhagen davanti a Rossi e Salvini, stessi nomi che compaiono in testa alla classifica di giornata della 125. I due sardi in gara, Emiliano De Risi (Husqvarna, Mcm Gonnesa) e Andrea Piredda (Ktm, Sas Taras Padru), hanno chiuso, rispettivamente, 27º e 35º. "Siamo molto soddisfatti, è stata una giornata bellissima e siamo convinti che si stiano aprendo degli spiragli importanti. Siamo lieti di essere rientrati nel giro e speriamo di ripeterci", sottolinea Salvatore Cambule, titolare del circuito del "Lazzaretto".

"Ci tengo a ringraziare i responsabili delle federazioni italiana e internazionale, oggi qui presenti, l'organizzatore Alfredo Lenzoni, il Motoclub "Lazzaretto" presieduto da Michele Pulli e l'avvocato Stefano Carboni, il cui contributo è stato determinante. Un plauso va anche al sindaco Mario Conoci, agli assessori, al presidente del Consiglio Regionale Michele Pais e al presidente della provincia di Sassari, Pietro Fois, che ci hanno supportato". E già si pensa al futuro. "Vogliamo essere un riferimento a livello internazionale. Oltre a essere una location unica per la bellezza del panorama, qui ogni anno si allenano piloti di caratura internazionale e l'auspicio è quello di poter ospitare, in futuro, anche una data del Mondiale. Ma non solo. Siamo pronti a spaziare verso l'elettrico, parlo di e-bike, e già il prossimo anno organizzeremo eventi di altissimo livello", conclude Cambule.
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