C'è anche Andrea Barzagli nella lista dei 23 azzurri scelti da Cesare Prandelli per la Confederation Cup e comunicati dalla Federcalcio alla Fifa. Il difensore, alle prese con una tendinite, ha superato il test ed è stato inserito nella lista. Con un difensore in meno rispetto agli otto possibili, c'è un posto in più a centrocampo, preso da Aquilani. Gli esclusi, rispetto al gruppo dei 30, sono: Agazzi, Antonelli, Ogbonna, Ranocchia, Bonaventura, Poli e Sau.

Questa la lista dei 23 convocati del ct Cesare Prandelli per la Confederations Cup.

Portieri: BUFFON Gianluigi (Juventus); MARCHETTI Federico (Lazio), SIRIGU Salvatore (Paris Saint Germain).

Difensori: ABATE Ignazio (Milan); ASTORI Davide (Cagliari), BARZAGLI Andrea (Juventus), BONUCCI Leonardo (Juventus), CHIELLINI Giorgio (Juventus), DE SCIGLIO Mattia (Milan) MAGGIO Christian (Napoli).

Centrocampisti: AQUILANI Alberto (Fiorentina), CANDREVA Antonio (Lazio), DE ROSSI Daniele (Roma), DIAMANTI Alessandro (Bologna), GIACCHERINI Emanuele (Juventus), MARCHISIO Claudio (Juventus), MONTOLIVO Riccardo (Milan), PIRLO Andrea (Juventus).

Attaccanti: BALOTELLI Barwuah Mario (Milan), CERCI Alessio (Torino), EL SHAARAWY Stephan (Milan), GILARDINO Alberto (Bologna), GIOVINCO Sebastian (Juventus).

PRANDELLI - "Chi è stato escluso non deve sentirsi bocciato o bruciato, continueremo a seguirlo e lo richiameremo". Così Cesare Prandelli che in tarda serata ha presentato la lista dei 23 convocati per la Confederations Cup. Il ct ha deciso di prendersi tutto il tempo utile. Nell'elenco c'è Andrea Barzagli. Il difensore, alle prese con una tendinite, ha superato il test pomeridiano ed è stato inserito. Con un difensore in meno rispetto agli otto possibili, c'è un posto in più a centrocampo, occupato da Aquilani. Gli esclusi, rispetto al gruppo dei 30, sono: Agazzi, Antonelli, Ogbonna, Ranocchia, Bonaventura, Poli e Sau. "Per chi è venuto in questi giorni è stata una bella occasione, non è stato solo un premio - ha aggiunto il ct azzurro che ha chiamato in ritiro i debuttanti Sau e Bonaventura - Volevamo capire le qualità di ciascuno perché non sempre dalla tribuna riesci a coglierle. E io sono stato soddisfatto di tutti, ne terrò conto per i prossimi impegni".

Lo stesso vale per quei 4-5 azzurrini, a partire da Verratti e Destro, che Prandelli, come ha confidato, avrebbe chiamato se non ci fosse stato l'Europeo di categoria. Nella sessione odierna si sono allenati regolarmente in gruppo anche El Shaarawy, risparmiato col San Marino dopo la botta subita in partitella una settimana, il romanista De Rossi e i laziali Candreva e Marchetti aggregati ieri sera. Il ct ha provato due formazioni di 12 elementi alternando il 4-3-3 al 4-3-1-2 con cui l'Italia dovrebbe giocare a Praga con la Repubblica Ceca per le qualificazioni mondiali. Quel che è certo, ha ribadito Prandelli, la sua Nazionale "dovrà sempre più somigliare a una squadra di club. Nel calcio moderno devi saper giocare con più moduli perché questo ti permette di cambiare in corso di partita. Se non riesci, fatichi".

Poi si è soffermato sui singoli, da Pirlo punto di riferimento ("Bisogna solo capire quando farlo riposare") a Chiellini "giocatore che ogni tecnico sogna di allenare, umile e sempre con la voglia giusta". Aggiungendo che nessun reparto ad ora lo preoccupa, neanche l'attacco pur alle prese col caso-Osvaldo, l'infortunio di Pazzini, il lungo stop di Pepito Rossi: "Ho giocatori con grandi margini di miglioramento e nei prossimi eventi potranno limarli".

Ora incombe la trasferta di Praga, il Brasile e la Confederations Cup possono attendere: "Guai farci distrarre, sappiamo tutto del 2-2 di ieri tra Selecao e Inghilterra ma abbiamo scelto di vedere Livorno-Empoli per restare concentrati sulla realtà. Pensare al Brasile ci fa sognare, di certo partiremo per la Confederations con la voglia di confrontarci al meglio con le grandi del calcio mondiale".
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