Peter Sagan concede il tris. Lo slovacco ha vinto anche la 13esima tappa del Tour de France, da Bourg d'Oisans a Valence di 169.0 km.

Per il tre volte campione del Mondo della Bora è il terzo successo in questa edizione della Grand Boucle. Sagan ha preceduto allo sprint il norvegese Alexander Kristoff dell'UAE Team Emirates e il francese Arnaud Demare della Groupama-FDJ.

Il britannico Geraint Thomas del Team Sky conserva la maglia gialla. "È stata una tappa piatta, sono rimasto coperto e tranquillo. Sono molto contento per me e per i miei compagni che hanno fatto un ottimo lavoro", ha commentato Sagan. Per il campione slovacco è anche la 105esima vittoria in carriera, la 13esima al Tour.

La frazione odierna, quasi totalmente pianeggiante, ha visto il gruppo dirigersi quasi sempre compatto fino al traguardo.

A meno di un chilometro ci ha provato il belga Philippe Gilbert della Quick-Step, ripreso a meno di 400 metri dal gruppo lanciato a tutta velocità.

Alla fine Sagan ha fatto ancora una volta valere la sua classe e il suo spunto da campione. Per quanto riguarda gli italiani, da segnalare l'ottavo e nono posto di Andrea Pasqualon della Wanty-Groupe Gobert e Sonny Colbrelli della Bahrein Merida.

Domani è in programma la quattordicesima tappa, da Saint-Paul-Trois a Châteaux-Mende di 187.0 km. Non si è ancora spenta, intanto, l'eco della caduta e del ritiro di Vincenzo Nibali dopo la terribile tappa dell'Alpe d'Huez. Sui social è spuntato un nuovo video, forse girato da un tifoso con un telefonino, in cui si vede Nibali a terra poco dopo quello che sembra un contatto con uno spettatore.

Ancora insieme alla squadra in Francia, lo Squalo dello Stretto è tornato a parlare di quei terribili momenti: "C'erano fumogeni e un po' di tifosi in mezzo alla strada, credo che abbiano superato le barriere. Ero partito per stare dietro Froome e sono finito per terra".

"Purtroppo il referto pesa tantissimo. Ho uno schiacciamento della vertebra ed è giusto fermarsi e recuperare. Credo che dovrò portare un busto e nient'altro", ha poi aggiunto. Ora per Nibali sarà fondamentale il riposo e recuperare in vista del finale di stagione con il campionato del Mondo.

Al fianco del campione italiano si è schierato anche il presidente del Tour, Christian Prudhomme, che ha bacchettato i tifosi francesi protagonisti ieri in negativo sull'Alpe d'Huez.

"La salita sull'Alpe d'Huez è stata dolorosa. I corridori del Tour, i campioni di questa gara, devono essere rispettati", ha detto prima della tappa odierna. "I fumogeni non appartengono alle gare in bici, fanno respirare aria cattiva ai ciclisti e li accecano. Semplicemente non ha senso", ha aggiunto. "Non vogliamo più vederli", ha concluso Prudhomme.

(Unioneonline/M)

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