Fabio Aru non si è presentato a mani vuote nella sua Villacidro. La seconda edizione della sua passeggiata in bici con piccoli e grandi tifosi, la "PedalAru" è stata l'occasione per annunciare una nuova iniziativa del campione: "L'anno prossimo apriremo una scuola di ciclismo per bambini che porterà il mio nome", dice il 26enne capitano dell'Astana, prima di tuffarsi nell'abbraccio dei suoi fans. Nella piazza di Villacidro ci sono quasi un migliaio di persone, più della metà sono venuti con la bici per poter dire di aver pedalato con il "Cavaliere dei 4 Mori".

Sul palco salgono anche i compagni di squadra Paolo Tiralongo e Alessandro Vanotti e io direttore sportivo Beppe Martinelli. L'anno scorso, dopo il trionfo alla Vuelta, Fabio aveva ricevuto su quello stesso podio tanti premi. Stavolta è lui a consegnarli, "non mi stancherò mai di dire grazie a tutti voi che siete la mia forza". Poi il microfono passa ai tifosi per tante domande. Alla fine una bimba se lo fa consegnare e chiede a bruciapelo: "Ma quando lo vinci il Giro d'Italia?!?". Fabio sorride, poi annuncia: "Quest'anno parte dalla Sardegna, quindi bisogna provarci da subito. Darò il massimo". Martinelli ha annunciato il programma delle corse di Fabio in preparazione del Giro: "Prima Oman, poi Abu Dhabi e Strade Bianche. Quindi la Tirreno-Adriatico, dove si comincerà a vedere il vero Fabio. E poi la novità, il Giro di Croazia come corsa di rifinitura". Niente Liegi, quindi. Non per quest'anno, almeno.
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