Ad appena quattro giorni dal suo patteggiamento con le autorità federali, con cui ha chiuso la causa che avrebbe potuto metterlo sul lastrico, Lance Armstrong annuncia la sua presenza al Giro d’Italia. Parteciperà, seppur come commentatore, all'inaugurazione del 4 maggio a Gerusalemme.

"La possibilità di andare in un Paese come Israele per raccontare un grande evento come il Giro non ha precedenti. Ci aspettano tre giorni di grande spettacolo", ha detto nel corso della trasmissione "Stage Podcast" l’ex corridore a cui sono state depennate ben sette vittorie al Tour de France.

Una sorpresa, perché il "cowboy" aveva sempre detto di voler stare alla larga dai grandi Giri, probabilmente per non creare imbarazzo, soprattutto a se stesso.

Ma il via del Giro in Israele, lontano dall’Europa, potrebbe avergli fatto cambiare idea.

Sicuramente il patteggiamento e la chiusura del caso hanno influito sulla sua agenda degli impegni. Il processo avrebbe dovuto avviarsi lunedì 7 maggio, il giorno dopo la terza e ultima frazione del percorso israeliano, e quindi con un conflitto di date.

Alla fine però la questione giudiziaria legata all'americano si è conclusa col pagamento di 5 milioni di euro, cosa che ha permesso ad Armstrong di chiudere (quantomeno legalmente) il discorso legato al doping.

Poi però ci sono i tifosi. Quelli no, non si congedano con il pagamento di alcuna somma di denaro. E Lance dovrà tenerne conto per tutta la vita.

(Unioneonline/M)

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