Novantesimo: 2 a 2 tra Ghilarza e Ossese, ultima giornata del girone di andata del campionato di Eccellenza. Christian Nemore (17 anni), laterale dell'Ossese, scatta sulla destra, cross al centro che scavalca il portiere, interviene Giovanni Foddai, 17 anni pure lui, che in corsa di testa insacca: 3 a 2 per i bianconeri, tre punti e primato in classifica, sia pure in comproprietà con Castiadas e Carbonia.

Un sogno per Giovanni, trequartista nato ad Alghero e cresciuto a pane e calcio, che questa stagione si sta ritagliando uno spazio importante nei bianconeri diretti da Giuseppe Cantara. La rete decisiva siglata a Ghilarza è la prima di Foddai in campionato.

Il ragazzo non la dimenticherà mai: "Quando sono entrato - racconta - perdevamo 2 a 0. Ero rassegnato, poi ho sentito i miei compagni incitarsi e mi sono rinfrancato. Quando ho visto la palla entrare sul mio colpo di testa ho pensato a mio padre, poi ho visto i tifosi attaccati alle reti e sono andato da loro. È stato bellissimo".

Il calcio regala anche queste emozioni e l'Ossese dei miracoli deve tanto anche ai suoi giovani. Lo ribadisce Antonio Cocco, 32 anni, perno difensivo e uno dei veterani della squadra: "È vero, i nostri giovani ci stanno dando davvero tanto. Ad esempio ieri Nemore e Foddai, quando sono entrati, hanno cambiato la partita, dimostrando anche molta personalità in un campo difficile. Sono contento per loro".

Cocco sottolinea anche i meriti della società e del grande condottiero dell'Ossese, l'allenatore Giuseppe Cantara: "A Ossi è tutto perfetto: società, squadra, ambiente e tifosi. Siamo una famiglia e non ci troviamo al primo posto per caso. Ma non posso fare a meno di elogiare il nostro mister Giuseppe Cantara. Ho alle spalle una lunga carriera e posso tranquillamente affermare che è uno dei tecnici più preparati che ho incontrato, oggi sicuramente uno dei migliori in Sardegna, oltre ad essere una persona squisita". Domenica l'Ossese affronterà in casa il La Palma Monte Urpinu, una ghiotta occasione per confermare il primo posto in classifica. Senza naturalmente sottovalutare gli avversari.
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