Un Castiadas rifatto a nuovo e con un nuovo allenatore che prepara la stagione per l'Eccellenza. Una squadra formata da brasiliani, sardi e argentini, molti con passaporto italiano.

Gli argentini nuovi arrivati sono il bomber Mauricio Villa che arriva dall'Akragas (Sicilia) dopo tanti anni giocati in Serie D in Sardegna con la maglia del Budoni dove ha segnato gol a catinelle. Ha giocato anche nella Serie A di Malta. Tesserato anche Facundo, ugualmente attaccante. Per il centrocampo, sono stati ingaggiati Steri (si tratta di un ritorno), una carriera giocata quasi tutta in Serie D, Ruggeri, ugualmente un ex, Santoro, 134 gare in D, ex Budoni ed ex Nuorese. E' arrivato anche Zedda, ex giovanili del Cagliari (con un passato in D con Muravera e Carbonia ) e Cardia dal Ghilarza. I difensori centrali sono due brasiliani, Brondani e Zuchi che si aggiungono a Rimolo.

Della scorsa stagione sono rimasti Forzati (portiere di lusso per la categoria), Tesfani, Melis, Scioni, Giuliani, Carboni  e Olivieri. L'allenatore è Virgilio Perra con lunga esperienza in D. Ha allenato anche in C2 a Casale Monferrato. Ha vinto diversi campionati con Nuorese e Atletico Cagliari. Una esperienza infinita che il presidente Celestino Recupito ha fortemente voluto assieme al patron Cenzo Zaccheddu e a tutti i dirigenti. La squadra l'ha allestita lui.

"Ci attende un campionato lungo e difficile – dice Perra – : puntiamo ovviamente alla Serie D, ricordando però che squadre come Ferrini Cagliari, Ossese e Ghilarza sono state costruite ugualmente per vincere. Non mancherà neppure la sorpresa, vedo bene il Guspini. Ho fiducia nei miei ragazzi: stanno dimostrando attaccamento alla maglia, serietà e qualità”.

Il presidente Recupito: "Stiamo facendo un grosso sforzo: stiamo allestendo anche la squadra Juniores. Probabilmente i ragazzi si alleneranno a Cagliari giocando le gare interne ovviamente a Castiadas. vogliamo regalare ai nostri tifosi tante soddisfazioni. Partiamo consapevoli di dover affrontare un torneo difficile. Il sogno è la D. Questo lo possiamo dire”.

© Riproduzione riservata