Walter Zenga e la nostalgia per la Sardegna

L’ex portiere, sulla panchina del Cagliari nel 2020, nel pieno dell’emergenza Covid, ha postato nelle sue storie di Instagram un brano tratto dalla sua biografia “Ero l’uomo ragno” (Cairo, uscito a fine 2021) dove ricorda con affetto e un pizzico di malinconia i mesi passati nell’Isola (è arrivato a marzo per sostituire l’esonerato Maran per poi andare via ad agosto, non riconfermato, con il Cagliari salvo al 13esimo posto). 

"In quei giorni così difficili per il mondo – scrive Zenga – io ho potuto apprezzare davvero e in maniera profonda un popolo eccezionale, la gente sarda. Anche per questo – continua –spesso ho pensato di tornare a vivere da quelle parti, dove gli occhi possono sembrare all’inizio diffidenti e sospettosi, ma lo fanno per nascondere un cuore puro”. 

L’ex mister rossoblù ricorda anche il tempo passato al centro sportivo di Asseminello, per non sentire la lontananza dei suoi figli e anche per meglio preparare le partite: “Studiavo nei minimi dettagli una squadra che in fondo avrei dovuto ancora conoscere, guardavo le loro partite del passato e ipotizzavo già schemi e soluzioni con i miei assistenti. Lavoravo, insomma, per non pensare”.

Parole, sottolineate con evidenziatore verde, accompagnate dall’hashtag #forzacasteddu e dal tag al Cagliari Calcio, testimonianza di un grande legame con la Sardegna e i tifosi rossoblù, nonostante i nemmeno sei mesi trascorsi nell’Isola.

Con Zenga in panchina il Cagliari ha disputato 12 partite – 3 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte –conquistando in totale 13 punti. 

(Unioneonline/l.f.)

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