Dopo un primo tempo complicato, Claudio Ranieri ha lasciato negli spogliatoi Eldor Shomurodov per mettere Nicolas Viola.

Una scelta per certi versi sorprendente, ma alla fine ha pagato perché proprio il numero 10 ha dato una mano a trovare l'1-1 col Verona partecipando all'azione del gol di Sulemana. 

«Lo spirito secondo me c'era anche da subito, contro una squadra che anche con le grandi ha dimostrato di essere difficile da affrontare», le parole del centrocampista. «Nel secondo tempo abbiamo cambiato qualcosa ed è uscito un Cagliari con un atteggiamento diverso e delle opzioni di più. Forse si poteva vincere, forse va bene il pareggio: non so se ci sia rammarico o no, ma era una partita difficile. Un punto in questo momento muove la classifica, era importante non perderla».

La sua esperienza al servizio dei rossoblù ha fatto la differenza, ma non è l'unico fattore: «Conta anche la forma fisica. Una cosa che questo gruppo ha, e mi rende fiducioso per il finale di campionato, è che chiunque gioca è determinante. Ci sono tante squadre nella nostra situazione, ce la giocheremo con tutti».

In corsa - Il Cagliari è nuovamente andato in svantaggio, concedendo una giocata senza opposizione a Bonazzoli. «Partiamo dal presupposto di dover migliorare: mi rendo conto che, sicuramente, anche in partite precedenti abbiamo preso gol del genere. Dobbiamo rimanere attenti per 90', ma sono fiducioso», dice Viola. È poi arrivata una reazione, che permette di tenere il passo delle dirette concorrenti, in attesa di sfidare Atalanta, Inter e Juventus in serie. «Volevamo vincere a tutti i costi, però l'avversario era ostico. Non dobbiamo più guardare il nome dell'avversario: dobbiamo affrontare già l'Atalanta a viso aperto, ben sapendo il suo valore: se ci vogliamo salvare dobbiamo anche vincere partite contro squadre di questo tipo, secondo me ce la possiamo fare». Sul rigore chiesto da Luvumbo: «Dal campo mi è sembrato ci fosse una trattenuta sulla maglia, poi non l'ho rivisto. Per noi che giochiamo basta un minimo contatto per mandarti fuori giri, penso sia difficile fare gol con la maglia tirata».

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