Nuova puntata del processo intentato da Bobo Vieri contro Inter e Telecom.

L'ex calciatore nerazzurro ha avviato un procedimento sostenendo di aver subito danni psicologici per essere stato "spiato" per conto dell'Inter tra il 2000 e il 2001 e nel 2004, tramite l'acquisizione illecita dei propri tabulati telefonici. I suoi legali avevano chiesto un risarcimento di 12 milioni a Telecom e di oltre 9 milioni all'Inter.

In primo grado, il giudice gli aveva riconosciuto un milione di euro.

In appello, però, il tribunale aveva ridotto in modo consistente la cifra, con un risarcimento di 80mila euro da parte di Telecom e 40mila per l'Inter.

L'attaccante aveva impugnato la sentenza ma la stessa corte d'appello di Milano ha rigettato il ricorso definendolo "inammissibile" e costringendo così Bobo a rifondere entrambe le società di 33mila euro per le spese.

(Unioneonline/D)
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