Uta, Pavoletti incontra i detenuti: «Non immaginavo di diventare un cagliaritano d’adozione»
«Qui un occasione di arricchimento reciproco», e lancia un appello per l’avvio dei lavori nel campo da calcettoo dell’istituto penitenziarioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Mattinata rossoblù nel carcere di Uta: il capitano del Cagliari Leonardo Pavoletti ha incontrato detenuti, agenti di Polizia penitenziaria, funzionari e dirigenti della struttura.
Era l'appuntamento inaugurale della nuova stagione de "Lo sport ti aiUta", progetto sociale e sportivo che dal 2022 - in partnership con Fondazione "Carlo Enrico Giulini", Fondazione di Sardegna, Mediterranea Calcio a 5 e coordinato da Elisa Mascia e tutta l'area educativa dell'istituto - permette ai detenuti di svolgere attività sportiva sotto la guida dei tecnici del Cagliari.
Pavoletti ha ripercorso la sua storia calcistica, con un focus sulla sua vita cagliaritana, iniziata con l'arrivo in rossoblù nel 2017. «Non immaginavo di diventare un cagliaritano d'adozione - ha raccontato con emozione - ho incontrato una città e la sua gente splendida, qui sono nati i miei figli. Abbiamo passato momenti magici, altri molto difficili, sul campo con la retrocessione e le contestazioni in determinate fasi delle varie stagioni, fuori con i miei due infortuni, ma non sono mai mancati affetto e stima».
«Cagliari vuol dire tante cose per me», ha aggiunto il centravanti, parlando di una «giornata che vivo in modo speciale, che stavamo pensando e organizzando da tempo. Mi piace portare sostegno a chi sta vivendo una parentesi molto complicata della propria esistenza, confrontarmi con i ragazzi costretti qui dentro, abbracciarci, regalare un sorriso con un autografo e qualche parola sul mondo che c'è qui e su ciò che accade fuori è una grande occasione di arricchimento reciproco».
Progetti come questo, ha concluso Pavoletti, «sono molto importanti per dare sfogo e un alone di libertà, per usare una definizione che hanno pronunciato i detenuti. Spero vivamente che si possa presto rendere disponibile il campo da calcio di questa struttura, affinché l'attività e il torneo possano ripartire come negli anni scorsi».
L’appello finale è legato alla volontà di tutto il Cagliari e dei coordinatori del progetto di "incoraggiare" l'avvio dei lavori di messa in sicurezza e ammodernamento del campo da calcio a 5.