Perché è stata vietata la vendita dei biglietti ai residenti in Sardegna per Empoli-Cagliari del 6 aprile? La Prefettura di Firenze, che ha adottato il provvedimento finale, non lo chiarisce. 

Ieri si è tenuta la riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza ed è arrivato il verdetto. Solo oggi è stata pubblicata la nota ufficiale sul sito dell’ufficio decentrato del ministero dell’Interno nel capoluogo toscano. 

Si legge che l’incontro «è stato oggetto di attento esame nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, svoltosi alla presenza dei vertici provinciali delle Forze di polizia, degli assessori competenti del Comune di Firenze e di Empoli, nonché del rappresentante della società sportiva Empoli F.C.». 

La decisione di tagliare fuori dallo stadio i residenti nell’Isola è stata adottata «alla luce dell’approfondita analisi svolta dalle Forze di polizia in merito alle criticità di ordine pubblico connesse allo svolgimento della competizione (...) e sulla scorta delle determinazioni assunte dall’Osservatorio nazionale per le manifestazioni e sportive e dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive». Nella riunione del 25 marzo l’Onms aveva demandato al Casms l’eventuale adozione di eventuali «misure di rigore», come per altre numerose partite come Venezia-Bologna, Trapani-Catania ma anche Real Siracusa Belvedere – Leonzio 1909 di Eccellenza. 

Legato al provvedimento di ieri c’è solo un riferimento normativo: l’articolo 2 del testo unico sulla pubblica sicurezza. Che recita: «Il prefetto, nel caso di urgenza o per grave necessità pubblica, ha facoltà di adottare i provvedimenti indispensabili per la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica. Contro i provvedimenti del Prefetto chi vi ha interesse può presentare ricorso al Ministro per l'interno». Quali “urgenza” o “grave necessità” siano state ravvisate nella nota non è spiegato. Ma è certo che la vendita dei biglietti sia stata vietata. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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