Vigilia di Pasqua, ma ad Asseminello l’attenzione è tutta alla sfida di Pasquetta, col Cagliari ospite del Pisa. Claudio Ranieri, però, rivolge il primo pensiero a Bobo Gori, scomparso nei giorni scorsi: “La sua scomparsa mi ha lasciato molto sconforto. Ricordo che, nel ‘74, lo marcai in un Roma-Cagliari, la mia ultima partita in giallorosso. Voglio mandare le mie condoglianze ai familiari”.

Il tecnico, poi, passa alla sfida col Pisa, partendo dal finale col Sudtirol: “I ragazzi hanno la consapevolezza di aver fatto una grande partita e della loro forza. Adesso devono continuare a fare bene, accettando i risultati. La strada è corta e complicata e noi dovremo dare sempre il massimo”. 

Ranieri è pronto: “Troviamo una squadra che, come noi, è stata costruire per salire. Ci sarà il tutto esaurito, ma noi avremo 700 tifosi a soffiarci dietro. Sarà una bella partita”. Magari ricordando un Pisa-Cagliari del ‘90: “Ma quella fu la partita della promozione, mentre questa è importante, ma non decisiva. Quel Pisa-Cagliari è un pezzo di storia che non si può riscrivere, ora dobbiamo scriverne una nuova”. Infine, sui rigoristi: chi tiferà un eventuale penalty? “Lapadula è ai vertici della classifica cannonieri, ma lui e Mancosu decidono sul momento chi deve tirare. Per me va bene così, mi basta che siano pronti loro”

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