«Gli auguro il meglio possibile e nel caso farò il tifo per lui». Sono le parole di Luciano Spalletti nei confronti di Claudio Ranieri, tra i favoriti per rimpiazzarlo come commissario tecnico della Nazionale. Stasera, l’allenatore toscano guiderà l’Italia per l’ultima volta contro la Moldavia (ore 20.45) a Reggio Emilia, poi risolverà il contratto dopo il clamoroso esonero annunciato ieri. «Non so se sarà Ranieri», ha detto Spalletti a Rai Sport. «Però è una persona e un professionista che ha girato il mondo, che è equilibrato e che ha fatto vedere quest’anno con la Roma le sue qualità di poter subentrare e toccare i tasti giusti. Penso che la Figc sappia scegliere la persona giusta».

Ieri, alla vigilia, Spalletti aveva ribadito di essere certo della possibilità che l’Italia vada ai Mondiali, nonostante la sconfitta per 3-0 in Norvegia di venerdì e la mancata qualificazione nel 2018 e nel 2022. «Sì, sono super convinto», sottolinea anche oggi. «Credo che questa squadra possa arrivare ai Mondiali, c’è un risultato brutto ma anche tutta la possibilità di portare a termine questo discorso qui». Poi precisa: «Io non ho dato le dimissioni, però siccome ho rispetto per le persone che mi hanno scelto faccio la risoluzione del contratto. Con la nazionale si fa così, coi club no».

La decisione dell’esonero, che ieri mattina il presidente della Figc Gabriele Gravina non aveva voluto dare pur essendo stata presa (e comunicata) nella serata di sabato, ha sorpreso per tempi e modi. «Sulla forma non lo so, ma non potevo fare l'allenatore fino a stasera e avere la comunicazione domani», spiega Spalletti. «Ho fatto degli errori, quali siano mi viene difficile andare a valutarli però se i risultati sono questi è segno che li ho commessi. Ho creduto in questo progetto e in questi calciatori, che secondo me sono forti e l'hanno fatto anche vedere nelle partite».

A prescindere che sia Ranieri o un altro (fra i nomi alternativi quelli di Stefano Pioli e Fabio Cannavaro), Spalletti augura il meglio al prossimo commissario tecnico dell’Italia: «Spero che quello che viene dopo di me sia un allenatore che riesce a trovare le soluzioni molto meglio di me, per andare ai Mondiali per forza. Ci sono stati giocatori mai avuti a disposizione in questo periodo, dei risultati che ci hanno portato a giocare questa partita in questa condizione e in questo momento del campionato. Avrei continuato con questi calciatori qui».

Sul suo futuro, Spalletti rimanda le discussioni: «Non lo so, bisogna che veda. Con il passare delle ore le lavoro a modo mio le cose, vedrò. Una cosa sicuramente la farò: il tifo per la persona che viene dopo di me».

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