Bagni inagibili, gradinata centrale ancora chiusa, terreno di gioco in condizioni non certo ottimali e impianti elettrici e anti-incendio da adeguare alle nuove norme.

Lo stadio comunale "Vanni Sanna di Sassari", ex Acquedotto, non gode certo di buona salute.

La visita della Commissione comunale di vigilanza dei locali adibiti a pubblico spettacolo del gennaio scorso e la comunicazione del mese scorso fatta dalla Questura in materia di ordinaria manutenzione hanno riportato all'attenzione delle società che utilizzano la struttura le tante criticità derivanti dalla necessità di interventi urgenti all'impianto.

L'assessore comunale allo Sport Alba Canu ha invitato i presidenti delle società Torres, Latte Dolce e Torres femminile, fruitori del campo, a effettuare una serie di interventi, con urgenza, sia in materia di sicurezza sia per risolvere lo stato di degrado.

Il costo dei lavori verrà scalato dalle cifre spese per l'affitto del campo, richieste a ciascuna società.

E il presidente della Torres, Salvatore Sechi, ha colto l'opportunità per chiedere nuovamente la gestione diretta dello stadio, naturalmente attraverso le normative previste dalla legge, ovvero un bando pubblico, perché "solo in questo modo sarebbe possibile effettuare tutti gli interventi necessari per rendere lo stadio una struttura consona alle aspettative dei tifosi, non solo nell'immediato, ma nel tempo".

"Per risolvere i problemi contingenti e attuali - spiega Sechi - la Torres offre non solo la propria massima garanzia in termini economici, ma rilancia dichiarando la disponibilità alla gestione diretta che possa consentire di predisporre un piano di manutenzioni a lunga durata, e non come avviene oggi attraverso interventi temporanei a cui puntualmente non seguono manutenzioni e attenzione costanti".

Il presidente ha pure garantito che avere la gestione non comporterebbe atteggiamento di chiusura verso le società del Latte Dolce e della Torres femminile.

"Basta sottoscrivere un regolamento concordato insieme e non ci saranno problemi". Ora si attende la risposta del Comune di Sassari.
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