Al 99’ il Cagliari era con un piede e mezzo in Serie B, il colpo di testa di Altare ha tenuto in vita la squadra di Agostini (LA CRONACA e LE PAGELLE), pronta ora a ripartire in vista di un rush finale per la salvezza che si annuncia al cardiopalma.

E insidiosissimo, perché ai sardi non basta vincere l’ultima di campionato in casa di un Venezia che matematicamente è ancora in corsa ma di fatto è praticamente spacciato. Bisogna fare l’impresa contro l’Inter, ancora in piena corsa scudetto, con Barella e compagni che domenica sera arrivano alla Domus conoscendo il risultato di Milan-Atalanta e che devono assolutamente vincere per continuare a sperare nel tricolore.

Sampdoria e Spezia sono ancora abbordabili con 33 punti, seguono Salernitana a 30, Cagliari a 29, a 28 c’è un Genoa rinvigorito dalla vittoria al fotofinish sulla Juventus e a 25 chiude la classifica il Venezia.

Quattro punti possono bastare, ma sei potrebbero non essere sufficienti. E per salvarsi facendo tre punti nelle ultime due ci vorrebbe un harakiri delle rivali. Il Cagliari, insomma, dipende anche dagli altri risultati. La Samp chiude il campionato a San Siro con l’Inter, prima affronterà la Fiorentina in casa, entrambe squadre che hanno ancora qualcosa da chiedere al campionato. Lo Spezia va a Udine e chiude in casa contro il Napoli, formazioni con una situazione di classifica tranquilla e senza obiettivi da raggiungere. La Salernitana invece prima va a Empoli, poi affronta l’Udinese. Poi il Genoa: va a Napoli, chiude il campionato in casa con il Bologna. Il Venezia vincendo a Roma contro la squadra di Mourinho e in casa contro il Cagliari arriverebbe a quota 31: difficilmente basterà, ecco perché i lagunari sono praticamente spacciati e perdendo domenica all’Olimpico (la Roma ha un posto in Europa ancora tutto da conquistare) sarebbero matematicamente in B.

In caso di arrivo a pari punti: con la Samp il Cagliari sarebbe in vantaggio negli scontri diretti, con il Genoa e lo Spezia in svantaggio, con la Salernitana in perfetta parità ma con la differenza reti nettamentre a favore dei sardi.

Troppi se e troppi ma, insomma. Ma questo è il finale di campionato che si è costruito il Cagliari, ora bisogna dare tutto senza fare troppi calcoli e sperare che le dirette concorrenti facciano qualche passo falso.

(Unioneonline/L)

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