La gara con la Salernitana (brividi compresi) alle spalle. «Dopo passa tutto in cavalleria, compresa l’arrabbiatura, e restano i tre punti. È chiaro poi che abbiamo parlato di quel che è successo sul 3-0 e sappiamo cosa non dobbiamo più fare».

Claudio Ranieri rilancia subito la sfida in vista della trasferta di sabato a Monza e fissa l’obiettivo finale sollevando leggermente l’asticella dopo gli ultimi risultati: «La salvezza è tra i 36 e i 37 punti». Tradotto: «Non possiamo più permetterci passi falsi. Siamo all’ultimo curvone, poi c’è il rettilineo».

Sfida tosta con tante variabili e incognite, dopodomani. «Affrontiamo una buona squadra con giocatori importanti», mette subito in chiaro l’allenatore del Cagliari. «Rispetto all’andata ha cambiato modulo, ma in generale tende a cambiare nel corso della stessa partita. Anche per questo dovremo essere attenti e concentrati».

La spinta dei duemila (e passa) tifosi rossoblù presenti allo U-Power Stadium sarà un ulteriore stimolo. «Dobbiamo farli sentire orgogliosi di noi al di là del risultato». E sull’entusiasmo che sta accompagnando la squadra in questa turbolenta corsa verso la salvezza, il tecnico di Testaccio tiene a precisare: «Non posso che ringraziare tutti. Non è facile trovare una tifoseria che nei momenti difficili ti sta dietro e ti sostiene. Hanno saputo aspettarci, ci hanno sempre sostenuto. Ma non sono io l’artefice di questo entusiasmo», puntualizza.

«Gli artefici sono i giocatori. Grazie a loro siamo saliti in Serie A, grazie a loro possiamo restarci». Quale sarà, invece, il futuro di Ranieri a prescindere da come andrà a finire la stagione? «Io ho sempre le idee chiare. Cerchiamo la salvezza, che è la cosa più importante in questo momento. Non solo per Ranieri ma per tutta l’Isola. Io ho un contratto che scade tra un anno».

Un commento, infine, sul caso D’Aversa: «Ci sono mille stress attorno al lavoro di un allenatore. Riesco a capirlo, ma non va bene».

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