L’abbraccio dei tifosi, quello che ha chiesto dal primo giorno del suo ritorno a Cagliari. E Claudio Ranieri, prima dell’allenamento, è andato proprio lì, sotto la curva.

«Cosa gli ho detto? Che avremmo tirato in quella porta e che, siccome l’avremmo centrata poche volte, ho chiesto di restituirci i palloni per completare l’allenamento». Ci scherza, il tecnico, carico in vista di una gara che darà un senso a tutta la stagione. «È stata una giornata bellissima. Ringrazio chi è venuto e mi spiace per chi non è potuto venire. Speriamo ci possa essere una prossima volta».

Perché ci sia, il Cagliari sabato sera dovrà eliminare il Venezia: «E noi pensiamo solo a questo. Inizia una lotteria, dove non ci sono favoriti e dove serve avere la testa libera. Loro sono in forma, giocano bene e, come noi, sono entrati nei playoff di rincorsa. Sarà una partita difficile per noi, ma lo sarà anche per loro». 

Niente calcoli, perché il Cagliari potrebbe qualificarsi con due risultati utili su tre: «Ma io penso solo ai 90 minuti, al possibile recupero e gli eventuali supplementari. Vaioli ha fatto un campionato stupendo, ma siamo pronti. Di certo, non siamo quelli dell’andata, battuti subendo quattro reti. Ora è tutta un’altra cosa». Ranieri svicola sulla formazione: «Tutto il Venezia gioca bene, non c’è solo Pohjanpalo. A tre o a quattro? Vedremo, sabato deciderò. Adesso servono esperienza, sangue freddo e voglia di fare bene. E ai ragazzi ho detto di dare il 110% per avere la coscienza a posto e passare una bella estate, a prescindere dal risultato».

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