Il Cagliari va alla seconda sosta per le nazionali sempre ultimo in classifica, ancora senza vittorie dopo aver affrontato una serie di partite con avversarie di livello. Claudio Ranieri, nonostante la nuova pesante sconfitta (1-4 con la Roma), vede la luce in fondo al tunnel: «L'unica cosa che posso dire è che nelle prime otto abbiamo incontrato cinque grandi squadre», il suo messaggio a fine gara. «Adesso inizia il nostro campionato: siamo gli ultimi arrivati in Serie A, al 94' dello spareggio. Siamo tutti uniti per cercare di rialzare il Cagliari: tutti dobbiamo dare qualcosa in più o non ce la facciamo. Non abbiamo stravinto il campionato di B, io in primis devo cercare di spronarli». Dopo la sosta ci sarà un trittico di scontri diretti, che inizierà da Salernitana e Frosinone: «Sono due partite importantissime, per noi e per loro, ma spero che non si veda quel divario che si è visto finora».

La reazione

Al fischio finale la Curva Nord ha comunque applaudito i giocatori, che si sono fermati ad ascoltare i cori di incoraggiamento dei tifosi. «Il pubblico capisce, è con noi perché vede che non ci arrendiamo mai», dice Ranieri. «Avevo detto che sarebbero arrivate delle libecciate: siamo in piena burrasca, però la ciurma è compatta e questo è molto importante. Poi ci sono dei deficit che le grandi squadre evidenziano». Sulla partita: «Avevamo anche iniziato discretamente bene, con una palla per Petagna, poi un po' colpa nostra e la Roma ha un motore che non finisce più. Quando hanno iniziato a sgasare per noi era difficile».

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