La stagione arriva al dunque. Dopo una vera maratona, il Cagliari e il Bari si giocano la Serie A. “Serviranno determinazione e volontà”, spiega Ranieri nella consueta conferenza dell’antivigilia alla Domus. «Ci giochiamo una stagione, abbiamo dietro un popolo e un’Isola. Mi spiace non avere uno stadio da 50.000 posti come il Bari, avremmo riempito il Sant’Elia. Spero che arrivi presto il nuovo stadio, i sardi ne hanno bisogno. Hanno bisogno anche di altro, naturalmente, ma anche lo stadio è importante».

E per una sfida che vale la stagione, Ranieri annuncia la notizia che tutti i tifosi aspettavano: «Lapadula sta bene. Lo preservo negli allenamenti, ma giovedì ci sarà». 

Ranieri sa di aver fatto un’impresa, ma il bello deve ancora arrivare: «All’arrivo ho chiesto il secondo posto, dovevo caricare la squadra, suonare la carica. L’obiettivo era lottare fino in fondo, anche entrando dalla finestra dei playoff. Ci siamo riusciti, ma a me non basta, io voglio vincere”. Attenti al Bari: «Bella squadra, compatta, quadrata, non era facile venire a capo del Sudtirol giocando con un uomo in meno. Una squadra in salute, ma anche noi stiamo bene. Li rispettiamo, ma vogliamo vincere». 

Ranieri si gode l’ennesimo abbraccio dei tifosi: «Venendo qui ho ricevuto quello che mi aspettavo: comprensione, tanto amore. La gente mi ferma per strada e mi ringrazia, ma io rispondo che ancora non abbiamo fatto nulla. E per ringraziare i nostri tifosi il modo migliore è giocare col cuore, perché poi i risultati dipendono da tanti fattori». 

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