La sfida si ripete, anche all’Arena Garibaldi. All’andata finì in parità (1-1, al gol di Morutan replicò Lapadula) alla Domus, ma Pisa-Cagliari è soprattutto il grande match del 20 maggio del 1990. Per chi c’era, si trattò di una vera e propria invasione della città toscana: sotto la Torre si diedero appuntamento circa diecimila tifosi rossoblù per spingere la squadra di Claudio Ranieri verso l’insperata e imprevista promozione in Serie A in coincidenza con l’anno dei Mondiali, quelli delle Notti Magiche e del gol di Caniggia che, al San Paolo, costò l’eliminazione in seminale all’Italia padrona di casa.

Pisa-Cagliari, dicevamo. Parliamo del secondo trionfo di Ranieri in rossoblù e in carriera. Fu di sicuro l’apoteosi di un biennio magico, che permise al club – partito dalla C – di riprendersi il suo posto nobile nel calcio che conta. E, con la miracolosa salvezza della stagione seguente, di rimanerci. In quei campionati il Cagliari riportò anche il pubblico al Sant’Elia, rigenerando, più in generale, il tifo pure fuori dall’Isola, viste le copiose presenze soprattutto nei campi del Centro Nord. Pisa non fece eccezione, nella gara decisiva di quel fantastico 20 maggio: al 3’ andò a segno Neri, al 20’ pareggiò Valentini, al 58’ i nerazzurri si riportarono in vantaggio grazie a un rigore di Incocciati, ma al 68’ ci pensò Provitali a rimettere le cose a posto. Finì 2-2: in panchina – al triplice fischio dell’arbitro Cornieti - la commozione di un Sir Claudio ancora giovanissimo e la gioia irrefrenabile del presidentissimo Tonino Orrù e del vicepresidente Ninnino Orrù. Senza dimenticare le lacrime di Carmine Longo, storico direttore sportivo e deus ex machina di quel miracolo.

L’anno dopo, in Serie A, sempre con Ranieri in panchina, il Cagliari perse 1-0 per via di un’autorete di Ivo Pulga. Da allora le due squadre non si sono più incontrate nello stadio che, nel frattempo, ha preso il nome del vulcanico presidente del Pisa Romeo Anconetani. Giusto alla Domus all’andata e, nel 2021, in Coppa Italia (3-1 per il Cagliari) Ma resta il ricordo di quella sfida epica di trentadue anni fa e dell’invasione rossoblù di Pisa. Sotto gli occhi di Claudio Ranieri, all’ingresso in campo, il giorno di Pasquetta, scorreranno anche queste immagini di un passato glorioso, nella speranza che il presente riservi le stesse gioie.

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