Il Cagliari ha lavorato quasi tutta la settimana ad Asseminello, con l’intermezzo della vittoria con la Cremonese in Coppa Italia, e ora punta a sbloccarsi in campionato domani alle 20.45 a Parma. «L’idea di fare un ritiro è stata un investimento prolungato su noi stessi, perché abbiamo bisogno di crescere», afferma Davide Nicola in conferenza stampa su quanto fatto al Crai Sport Center in questi giorni. «Il turno infrasettimanale ha dato delle indicazioni e dobbiamo continuare: siamo una squadra che si deve salvare, è un dato di fatto». Contro la Cremonese il Cagliari è partito a quattro, variando rispetto al 3-5-2 (o 3-4-2-1) delle precedenti uscite. «Possiamo sviluppare due modi di stare in campo, le caratteristiche dei giocatori sono chiare: da questo punto di vista credo che quanto fatto nella prima parte di ritiro sia acquisito, ossia essere coraggiosi nell’attaccare e nel difendere. Poi ci sono dati certi, ossia che qualcuno può giocare meglio in un centrocampo a due anziché a tre e che qualcuno è più esterno che seconda punta».

L’avversario ha già ottenuto risultati di spessore, ma Nicola non si scompone: «Il Parma è una squadra fortissima, come tante altre che abbiamo affrontato e affronteremo. È costruita molto bene da tre anni, noi ci siamo concentrati nel ritiro su noi stessi per far sì che anche gli avversari si preoccupino del Cagliari. Vogliamo fare in modo che per chi sfidiamo ogni partita non sia facile, poi la squadra crea ma dobbiamo sistemare dei dettagli e cercare di non perdere l’equilibrio». Ma, a differenza di quanto fatto avantieri da Thiago Motta, non dà la formazione in anticipo: «Non è pretattica, io lascio il livello di competizione alto. Poi i giocatori non sono sciocchi e sanno chi gioca e chi va in panchina. Come l’ha fatto lui anche io darò la formazione prima di Juventus-Cagliari di Coppa Italia».

Matteo Prati ha recuperato: sta bene e si è allenato per parte della settimana, ritrova una convocazione che gli mancava dal 31 agosto a Lecce quando subì un brutto fallo da Dorgu. Non ci saranno Wieteska, Pavoletti e Jankto, più Lapadula che dalla Coppa Italia si porta dietro un fastidio addominale-muscolare che gli crea problemi nella torsione. «Contiamo di recuperarli per l’inizio della prossima settimana, tranne Wieteska», segnala Nicola. «Come scelte di coppie d’attacco ne abbiamo schierate diverse, siamo convinti che le cinque partite di campionato più due di Coppa Italia abbiano fornito dei dati certi anche sulle posizioni dei giocatori a disposizione. Credo che questa squadra abbia la gioventù e l’esperienza per far parlare di sé, poi la difesa può essere a tre o a quattro in base all’avversario. Gaetano, proprio per rispetto del giocatore, ha fatto solo parte del ritiro e si sta mettendo d’impegno per colmare il gap: non manca molto».

Il Cagliari è la squadra che ha tirato più volte (85), ma soltanto con un gol. «Se prendi lo specchio della porta da lì possono nascere altre situazioni: non credo che un nostro giocatore tiri solo per cercare un grande gol, si tratta di creare un giusto ambiente e c’è da migliorare nella qualità e nella finalizzazione». Fra chi deve dare di più in avanti c’è Luvumbo: «Bisogna capire la situazione e se può rendere in un’altra posizione. Secondo me ha delle caratteristiche che possono renderlo ancora più utile: può giocare più dentro o sull’esterno, che sia a destra o a sinistra cambia poco».

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