Il campionato di calcio argentino avrebbe dovuto cominciare un mese fa, ma è sospeso ancora fino a data da destinarsi.

Il motivo? Tutti i giocatori - dalla Primera División fino alle serie minori - hanno proclamato uno sciopero generale perché non hanno ricevuto il pagamento degli stipendi arretrati da parte dei loro club.

La situazione finanziaria di molte squadre è infatti preoccupante da quando, lo scorso dicembre, lo Stato argentino ha annunciato la rescissione del contratto con l'AFA, la federazione calcistica nazionale.

Dal 2007 al 2015 il governo dell'allora presidente Cristina Fernandez de Kirchner aveva versato oltre 700 milioni di dollari ai 4 club più prestigiosi della serie A argentina - Boca Juniors, River Plate, Racing de Avellaneda e Independiente - per acquistare i diritti tv delle loro partite, all'interno del programma "Futbol Para Todos".

Ora che lo Stato ha "chiuso i rubinetti", la situazione debitoria delle squadre è gravissima e potrà forse risollevarsi solo quando verrà individuato un nuovo acquirente dei diritti televisivi. Fino ad allora niente calcio giocato.
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