Stangata per il Cagliari dopo le veementi proteste per il contestato rigore concesso al Napoli nel recupero del match di domenica sera che, trasformato da Insigne, ha condannato i rossoblù alla sconfitta dopo un'ottima prova al San Paolo.

Il giudice sportivo ha infatti squalificato per due giornate Artur Ionita, espulso per le "espressioni ingiuriose" rivolte all'abritro Chiffi.

Un turno di stop anche per Rolando Maran, allontanato anch'esso dal direttore di gara per le eccessive rimostranze. Per il mister anche cinquemila euro di multa.

E una sanzione pecuniaria è stata disposta anche nei confronti della società per la dura contestazione messa in atto dal presidente Tommaso Giulini "nei pressi dello spogliatoio del direttore di gara".

All'origine delle proteste rossoblù la decisione di Chiffi di assegnare, sull'1-1, a partita ormai finita, un penalty agli azzurri, per un tocco di mani di Cacciatore dopo un cross di Ghoulam avvenuto in corrispondenza della linea dell'area.

Fuori per il Cagliari, oltre per il Var e il direttore di gara.

La posizione del club sardo è stata espressa con nettezza dal ds Carli nel dopo-partita.

"Il problema vero è che non interessa a nessuno di quello che è successo a noi. Hanno dato un rigore assurdo, una cosa così contro il Napoli non l'avrebbero mai fatta, perché mediaticamente avrebbe dato fastidio".

"In una finale di Champions League - si era chesto il dirigente rossoblù - secondo voi avrebbero dato un rigore del genere all'ultimo minuto? Per noi un punto a Napoli è come la Champions League. Un punto per noi che lottiamo per la sopravvivenza sarebbe stato vita: ci tenevamo a dare una soddisfazione ai tifosi. Siamo inca***ti neri e ci sentiamo presi in giro, chiediamo più rispetto".

LE IMMAGINI (Video V.Sanna):

(Unioneonline/l.f.)
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