Parole al vetriolo tra Beppe Marotta e Antonio Cassano.

L'amministratore delegato dell’Inter ha scatenato le ire dell’ex fantasista di Roma e Real Madrid, affermando: “Potenzialmente io nella mia carriera non ho mai avuto un giocatore con le potenzialità e qualità innate di Antonio, ma non è mai diventato campione perché non ha mai accompagnato queste qualità a delle qualità umane, come ad esempio comportarsi in modo serio e disciplinato, avere obiettivi”.

Non si è fatta attendere la replica dell’ex giocatore barese: “Conosco molto bene Marotta, anzi dico che deve dire grazie al sottoscritto se è riuscito ad andare alla Juve. Alla Sampdoria ha fatto tanti disastri, poi ai giornalisti faceva scrivere che invece era bravo. È un incompetente di calcio, non conosce i giocatori: spesso chiedeva a me chi fossero i calciatorei che lo salutavano. Marotta con il calcio non c'entra niente, è solo un grande politico del calcio”.

Poi ha rincarato la dose: “Quando mi tocca a livello umano io devo andare nello specifico. Di me si può dire tutto, ma non che non abbia le qualità umane. Anzi, lui dovrebbe solo ringraziarmi: può darsi che sia ancora avvelenato da quando mi voleva vendere alla Fiorentina all'insaputa di Garrone. Io, parlando con lui, gli chiesi di cacciare Marotta a fine stagione. Poco dopo quell'anno andò via. E se abbiamo fatto bene alla Sampdoria lo deve a me. Io a giocare a calcio sono stato un fenomeno, mentre lui si sa vendere bene con i giornalisti. Se vuole parlarmi lo faccia dal vivo”.

(Unioneonline/F)

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