La grande festa per i campioni del mondo a Buenos Aires non ha avuto il finale previsto.

Mobilitazione di massa in onore della Seleccion, la più grande nella storia del Paese secondo quanto affermano le principali testate locali. Talmente strabordante da impedire al pullman che trasportava – con Messi in testa – gli eroi del Qatar – di raggiungere l’obelisco del centro di Buenos Aires, obiettivo prefissato dalla Federcalcio argentina.

Quattro milioni di persone si sono riversate lungo i 45 chilometri del percorso previsto inizialmente, tanto da bloccare il pullman, che dopo i primi 15 km percorsi a passo d’uomo si è dovuto fermare in autostrada. Una colonna di decine di blindati, volanti e motociclette ha inizialmente consentito al pullman di farsi strada inizialmente, ma a un certo punto il cordone di agenti che separava la squadra dai tifosi è stato inghiottito dalla folla. Un tifoso si è letteralmente gettato sul mezzo scoperto che stava passando sotto un ponte, la situazione era fuori controllo.

Così la squadra è stata prelevata con un’operazione d’emergenza da tre elicotteri che sono stati fatti atterrare al lato dell’autostrada e hanno poi sorvolato l’obelisco per un saluto simbolico che i tifosi hanno comunque celebrato, intonando «l’Argentina è un sentimento che non posso contenere».

Leo Messi sul pullman scoperto (Ansa)
Leo Messi sul pullman scoperto (Ansa)
Leo Messi sul pullman scoperto (Ansa)

Tra i dettagli colti dalle telecamere mentre i giocatori erano ancora sul pullman anche quello di un Messi sorridente ed euforico seduto insieme al suo gruppo di amici più stretti della Seleccion (Di Maria, Paredes, De Paul e Otamendi) bevendo da una bottiglia di plastica tagliata a metà la bevanda che più in voga tra i giovani argentini che vogliono salire di giri: il Fernè, composto da Fernet Branca mischiato con Coca Cola.

(Unioneonline/L)

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