“Diego Armando Maradona è stato ucciso".

La dichiarazione choc viene dall'avvocato Rodolfo Baqué, difensore dell'infermiera Dahiana Madrid, 36 anni, che ieri è stata ascoltata al tribunale di San Isidro (Buenos Aires) nell’ambito dell’inchiesta sul decesso dell'ex fuoriclasse, avvenuto in circostanze ancora da chiarire lo scorso 25 novembre in seguito a un arresto cardiaco.

Baqué ha affermato che all’ex calciatore sono stati somministrati psicofarmaci che gli hanno accelerato il polso, anche se il Pibe de oro era in cura per una malattia cardiaca.

"C'è stata una responsabilità dei medici. C'erano molti segnali sul fatto che Maradona sarebbe morto durante la notte. E nessuno dei medici ha fatto qualcosa per impedirlo", ha aggiunto il legale.

Per chiarire quanto accaduto all’ex campione, la procura argentina sta ascoltando tutti i componenti della sua equipe medica.

Sette persone risultato indagate per "omicidio semplice con possibile dolo", reato punibile con la detenzione da otto a 25 anni. 

Secondo l’accusa, Maradona avrebbe ricevuto cure "insufficienti" dagli operatori sanitari.

"Quello che Dahiana Madrid ha fatto è rispettare le indicazioni dei medici curanti", ha concluso il suo avvocato.

(Unioneonline/F)

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