"I miei soldi? Me li hanno portati via tutti i miei agenti. Ho dovuto lasciare il calcio perché mio padre mi aveva detto che gli sarebbero rimasti tre mesi di vita. Poi c'è stato anche l'incidente".

Sono le parole di Dario Silva, al Cagliari fra il 1995 e il 1998, che emergono da un servizio a lui dedicato nella celebre trasmissione spagnola “El Chiringuito de Jugones”.

Un racconto di un percorso di rinascita dopo i drammatici fatti del 2006, quando il calciatore, uruguaiano classe 1972, dopo aver lasciato il mondo del pallone per stare accanto al padre gravemente malato subisce l’amputazione di una gamba a seguito di un grave incidente stradale.

Commosso con la maglia della nazionale (Ansa)
Commosso con la maglia della nazionale (Ansa)
Commosso con la maglia della nazionale (Ansa)

Per lui, che dopo gli anni a Cagliari aveva optato prima per la Spagna – Espanyol, Malaga e Siviglia – e poi per l’Inghilterra con una stagione a Portsmouth, si apre dunque una fase estremamente difficile e dolorosa.

Dopo la riabilitazione Silva sceglie però di rimettersi in gioco, e lo fa nella “sua” Malaga con grandissima umiltà.

Sceglie un lavoro di cameriere, portando pizze e birra ai tavoli pur zoppicando un poco a causa della protesi, che gli ha tuttavia permesso anche di tornare a giocare.

"In fondo poteva andarmi anche peggio – dice Silva con il sorriso nel video -. Non mi lamento".

IL VIDEO:

(Unioneonline/v.l.)
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