Tra inchiesta giudiziaria, con 14 indagati tra cui il presidente Andrea Agnelli e il vicepresidente Pavel Nedved, e richiami Consob il caso dei bilanci Juventus si arricchisce di un altro passaggio.

Il club bianconero ha riscritto pro forma i conti economici delle ultime tre stagioni inserendoli in una documentazione di 30 pagine in vista dell'assemblea degli azionisti, posticipata di oltre un mese, dal 23 novembre al 27 dicembre. Le comunicazioni sono state pubblicate ieri sera, dopo la riunione del cda Juventus. La Juventus ha risposto così alle richieste contenute nella delibera Consob su "carenze e criticità" relative alla "correttezza contabile" del bilancio al 30 giugno 2021, "principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo" e sugli "effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto". Un mese fa la chiusura indagini della Procura di Torino, secondo cui nei bilanci è stata nascosta "l'erosione del capitale sociale", accusa alla quale il club ha sempre risposto sostenendo che ogni operazione "è stata fatta nel rispetto di leggi e norme".

Sotto osservazione della Consob due "manovre stipendi”, legate alle decisioni prese nel periodo più difficile del Covid e le cosiddette 'operazioni incrociate' nel calciomercato, cioè "le operazioni di cessione e contemporaneo acquisto di diritti alle prestazioni sportive dei calciatori concluse con la medesima controparte", 15 casi in tutto, che hanno generato le plusvalenze contestate. I conti pro forma elaborati dalla Juventus trasformerebbero la perdita del 2019/2020 da 89 a 152 milioni, quella del 2020/2021 da 209 milioni a 233, mentre il bilancio del 2021/2022 chiuderebbe con un rosso di 193 milioni contro 253 del bilancio approvato dal cda- "Gli effetti dei rilievi sollevati dalla Consob" per quanto riguarda la correttezza contabile "sarebbero sostanzialmente nulli sui flussi di cassa e sull'indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi pregressi che di quello appena concluso e futuri", ribatte la società bianconera. Sul piano economico e patrimoniale "si azzererebbero a livello cumulato nel corso del quinquennio 2019/2020-2023/2024 per le operazioni incrociate'" e "nel quadriennio 2019/2020-2022/2023 per le manovre stipendi".

Le operazioni incrociate - si legge nel documento del club bianconero - "hanno a oggetto giocatori giovani - non appartenenti ala prima squadra - per i quali le valutazioni dei relativi diritti si basano principalmente sulle aspettative di crescita dei giocatori". Per la manovra stipendi, la Juventus sottolinea che, in piena emergenza Covid "ha concluso accordi individuali di riduzione dei compensi fissi", i cui "effetti economici sono riflessi nel bilancio 2020" e poi successivi accordi di "integrazione" con effetti "riflessi nei bilanci relativi a esercizi successivi". Accordi che sono maturati "in profili di complessità e difficoltà interpretative".

(Unioneonline)

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